Piana, il "caso" del nuovo vescovo - Live Sicilia

Piana, il “caso” del nuovo vescovo

foto Francesco Bufalo

Raccolta di firme a Piana degli Albanesi dopo che si è diffusa la voce dell'arrivo di un nuovo eparca che non risulterebbe gradito a parte della comunità

La polemica
di
3 min di lettura

PALERMO – Una comunità religiosa in fermento, una raccolta firme, e un potenziale nuovo Eparca. Sono questi i protagonisti di un’altalena di voci e titubanze che ha come palcoscenico Piana degli Albanesi. Nel piccolo Comune del palermitano, dove risiedono poco più di 6mila anime, è presente una tra le più ampie comunità arbereshe. Piana è sede vescovile dell’Eparchia bizantina. Proprio il rito orientale rappresenta il tratto distintivo dei pianesi, è costituisce un criterio identificativo non affatto indifferente. La comunità religiosa del comune in questione è momentaneamente orfana del proprio “leader” religioso, l’Eparca.

L’eparchia di Piana degli Albanesi è una sede della chiesa cattolica-albanese di rito orientale, ed è soggetta alla Santa Sede, unica “responsabile” della nomina appunto, del nuovo vescovo. Ed è proprio da qui che entrano in scena i due nuovi protagonisti di questa vicenda. Voci non confermate hanno rivelato che il nuovo leader religioso della comunità pianese potrebbe essere don Giorgio Gallaro, sacerdote originario di Pozzallo che ha sempre operato negli Stati Uniti d’America, dove si trasferì negli anni settanta. Il potenziale nuovo Eparca ha svolto le sue funzioni inizialmente secondo il rito “romano”, e dopo aver ricevuto l’indulto passò ad una diocesi orientale.

Non appena circolate le prime voci riguardo alla nomina di Don Gallaro a nuovo Eparca della comunità religiosa, tra gli abitanti di Piana degli Albanesi sono cominciati a farsi strada dubbi e perplessità sfociate in una raccolta firme che conta tra le sue pagine più di 600 nomi. Perché un vescovo che ha sempre operato negli Stati uniti e di conseguenza non conosce la cultura del luogo? Perché tra i tanti “eleggibili” presenti nei nostri territori la Santa Sede dovrebbe nominare giusto don Gallaro? Sono questi i punti di ambiguità sui quali la comunità religiosa pianese poggia la propria diffidenza.

“Non riusciamo proprio a comprendere il motivo che abbia portato alla fuoriuscita di questo nome –afferma Pino Imbordino -, il rito orientale è la caratteristica principale della nostra comunità, e rappresenta molto per noi, e non solo. Anche Giovanni Paolo II parlò del nostro cerimoniale come collante tra oriente e occidente. Riteniamo – continua Imbordino – che il nuovo Eparca di Piana degli Albanesi debba conoscere affondo i nostri usi e la nostra religiosità, e in questo senso, il nome di don Gallaro rischia di causare non pochi malcontenti”.

Proprio in una nota diffusa nei giorni scorsi, e a firma del “popolo di Piana degli Albanesi” si legge: “La scelta di un esterno, anche oltre oceano, lascia aperte tutte le ferite interne all diocesi, e pone degli interrogativi nelle relazioni ecumeniche specie con le chiese ortodosse, con le quali l’eparchia ha sempre avuto frequenti e copiosi contatti”.

Aggiornamento 31 marzo

Intanto stamane don Gallano, accompagnato dal Cardinale di Palermo Paolo Romeo si è recato presso i locali della chiesa di San Nicola presentando alla cittadinanza la sua nomina a Eparca, riempiendo un posto vacante dal 2013, anno in cui Papa Francesco accolse le dimissioni del precedente leader dell’Eparchia di Piana degli Albanesi (che comprende, oltre ai pianesi anche le comunità di Contessa Entellina Mezzojuso, Palazzo Adriano e Santa Cristina Gela), Sotir Ferrara. E’ stato il Cardinale Romeo, nelle vesti di amministratore apostolico, a reggere l’Eparchia di Piana in questi anni.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI