A19, la bretella nelle mani di Roma |L'esercito per demolire il viadotto? - Live Sicilia

A19, la bretella nelle mani di Roma |L’esercito per demolire il viadotto?

Sarà l'ufficio Progettazione dell'Anas nazionale, guidato da Ugo Di Bennardo, a definire i dettagli della strada di collegamento. L'ufficio di Palermo gli affiancherà un funzionario siciliano, che però non è ancora stato individuato. Intanto il Genio militare è stato convocato alle riunioni per eliminare i piloni travolti dalla frana. Martedì sit-in dei sindaci siciliani.

Dopo il cedimento del viadotto Himera
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PALERMO – L’uomo che deve ricollegare la Sicilia occidentale a quella orientale ha un nome. Si chiama Ugo Di Bennardo, è il capo della Progettazione dell’Anas a Roma ed è dall’ufficio diretto da lui che deve venir fuori il progetto provvisorio per “rattoppare” l’autostrada Palermo-Catania dopo il cedimento del viadotto Himera. L’ufficio Progettazione romano e la direzione compartimentale siciliana, che lavorano insieme sull’emergenza, si sono dati una scadenza definita, messa nero su bianco in settimana dall’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pizzo: sette giorni a partire da giovedì per il progetto, novanta per la realizzazione della bretella provvisoria. Nei prossimi giorni sarà anche nominato un Rup, acronimo che sta per “Responsabile unico del procedimento”, un referente dell’Anas siciliana chiamato a seguire passo dopo passo il fascicolo, compresi gli accorgimenti burocratici, e quindi a prendere in mano le redini del progetto. La prossima settimana, ad esempio, il Rup dovrà trasmettere alla Regione l’elenco degli enti da coinvolgere per le “conferenze di servizio”, insomma per fare il punto insieme su quello che c’è da fare e come farlo.
Non che nel frattempo non si sia andati avanti. Anzi, tutt’altro: ieri l’Anas ha effettuato una prima ricognizione sotto il viadotto Himera per testare la qualità del terreno sul quale poggerà la strada alternativa. Uno dei proprietari del fondo ha messo a disposizione l’area per avviare i lavori. Nel frattempo sono stati avviati gli espropri: l’acquisizione dei terreni che dovranno ospitare la bretella ovviamente non è ancora stata completata, ma è stato effettuato quello che negli uffici dell’azienda viene chiamato “l’ingresso nei terreni”. Insomma: gli uomini dell’Anas sono pronti a entrare in azione, ma dovranno appunto aspettare che il progetto sia definito e che gli espropri vadano in porto.
Intanto emergono nuovi dettagli sulla demolizione del viadotto travolto dalla frana della settimana scorsa. Una delle ipotesi al vaglio di Anas e Regione – non l’unica, al momento – è abbatterlo con gli esplosivi, una specialità del Genio militare, che non a caso è stato coinvolto nella riunione convocata sabato scorso per discutere i dettagli dell’emergenza. “È ancora presto – mette le mani avanti un funzionario che segue molto da vicino la vicenda – per capire se il Genio militare possa essere coinvolto anche nella ricostruzione”. Una soluzione, quest’ultima, ipotizzata anche dal “Fatto Quotidiano”, ma che diventerà oggetto di discussione solo dopo la definizione del progetto. Certo è che invece l’esercito non sarà coinvolto nei lavori per la bretella provvisoria: il Genio militare, annota chi sta seguendo il progetto, è infatti specializzato più nella costruzione (o, appunto, nella demolizione) di ponti che nella realizzazione di strade. Ci penserà l’Anas, dunque. Con un cronoprogramma che adesso è molto più definito.

*Aggiornamento ore 20.28
L’AnciSicilia, guidata dal presidente Leoluca Orlando insieme a numerosi sindaci, a cominciare da quelli del territorio madonita, muniti di fasce tricolori, parteciperanno un sit-in alle 9 del 21 aprile nei pressi del viadotto Himera, luogo dal quale è ben visibile il cedimento dei due piloni dell’autostrada Palermo-Catania. i sindaci sollecitano un ”immediato intervento a soluzione della difficilissima situazione viaria, che penalizza i comuni limitrofi e che divide l’intera Isola in due, facendola tornare a livelli infrastrutturali pari a quelli di 30-40 anni fa”. “Non permetteremo che l’incuria e la negligenza di pochi – ha detto Orlando, presidente di AnciSicilia – continuino a distruggere la nostra terra, facendola sprofondare in uno stato di isolamento e di disagio con conseguenti danni economici incalcolabili”. “L’AnciSicilia, al di la delle responsabilità specifiche, avvierà tutte le azioni legali utili a tutelare il diritto costituzionale di circolazione nei nostri territori nella consapevolezza che i problemi di viabilità – continua Orlando – stanno avendo gravissime ripercussioni sull’economia dell’Isola, nonché per i comuni delle Madonie, sulla possibilità dei cittadini di fruire i servizi essenziali, quali quelli scolastici e quelli legati alla sanità”. Poi gli amministratori si sposteranno nel teatro Regina Margherita di Caltanissetta per l'”Assemblea aperta per una proposta civica dai territori” che avrà inizio alle 10.30.

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