Aiop: "Siamo certi che il confronto continuerà | I tagli? I privati hanno già fatto sacrifici" - Live Sicilia

Aiop: “Siamo certi che il confronto continuerà | I tagli? I privati hanno già fatto sacrifici”

Il presidente di Aiop Sicilia, Barbara Cittadini

Il presidente Barbara Cittadini: "Se fosse necessario ridurre i posti letto, la riduzione dovrebbe essere a carico non solo del privato accreditato ma anche del pubblico, per il quale, invece, il progetto di rete regionale prevede addirittura un incremento di posti letto per acuti, in palese contrasto con quanto previsto dalla legge".

Riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente di Aiop Sicilia Barbara Cittadini, in replica alle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità Baldo Gucciardi contenute nell’intervista pubblicata oggi da Livesicilia.

“Ringraziamo l’Assessore Gucciardi – afferma Barbara Cittadini, Presidente Aiop Sicilia e Vicepresidente Aiop nazionale – per avere riconosciuto che, in relazione ai risparmi in sanità, “anche il privato sta facendo dei sacrifici”. Questa affermazione, infatti, appare come il giusto riconoscimento per i sacrifici, in termini economico-finanziari ed organizzativi, con i quali il comparto si confronta da parecchi anni. Mi riferisco alle restrizioni che sono derivate dall’implementazione delle misure economiche e strutturali, di cui al Piano di rientro 2007/09, che hanno comportato la chiusura e rimodulazione di 600 p.l., da acuti in post acuti, e la riduzione di circa 150 mln di euro all’anno, nel triennio 2007/09, alle quali si sono sommate le ulteriori pesanti misure di riduzione della spesa privata, introdotte dalla legge n. 135/12. Rispetto alla problematica della messa in sicurezza dei Punti nascita pubblici e privati, l’Aiop ha collaborato con la Regione, affinché la Sicilia potesse rispettare, in maniera puntuale, le indicazioni ministeriali e rendere sovrapponibile la normativa regionale a quella nazionale.

Sorprende non poco, invece, l’affermazione che prevede “la possibilità di tagliare i posti letto destinati alle cliniche private”, non solo perché imporrebbe ulteriori sacrifici al comparto, ma anche perché in contrasto con la reale esigenza regionale di riduzione di posti letto, atteso che la Regione siciliana è, addirittura, al di sotto dello standard nazionale, previsto dalla legge 135/12, grazie anche ai sacrifici fatti dal comparto privato, come acclarato dalla recente sentenza n 150/15 del TAR Sicilia, e come confermato dallo stesso Assessore nel corso degli incontri istituzionali con Aiop. Considerato che la rete regionale è in equilibrio, non si comprende, dunque, il riferimento normativo che imporrebbe una ulteriore riduzione dei posti letto per acuti della rete regionale, che rischierebbe di non garantire i livelli di assistenza ai siciliani.

Ma, anche se fosse necessario ridurre i posti letto, la riduzione dovrebbe essere a carico non solo del privato accreditato ma anche del pubblico, per il quale, invece, il progetto di rete regionale, di cui al d.a. 14.01.15, prevede addirittura un incremento di posti letto per acuti, in palese contrasto con quanto previsto dalla legge n.135/12, che stabilisce che, in caso di riduzione di posti letto per acuti, “almeno il 50% della riduzione debba essere posto a carico del pubblico” e come ribadito dal TAR nella sentenza n 150/15.

Nel ribadire, pertanto, che l’Aiop è disponibile, come sempre, a contribuire all’efficientamento della rete regionale, siamo certi, in virtù degli incontri istituzionali sinora avuti con l’Assessore e del fatto che è stato istituito un apposito tavolo tecnico per approfondire la tematica, che il confronto continuerà sereno, costruttivo e virtuoso, così come è stato sin dal suo insediamento, nel comune obiettivo di realizzare un SSR efficiente, coerente con la domanda di salute dei Siciliani, aderente alla normativa vigente e dare certezze all’ospedalità privata accreditata, che, nonostante abbia affrontato, in questi anni, ingenti sacrifici, ha continuato a garantire una offerta sanitaria efficiente e di qualità e a mantenere i livelli occupazionali”.

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