"Spazzamento? Non c'è una mappa" | Palermo è sporca, ecco perché - Live Sicilia

“Spazzamento? Non c’è una mappa” | Palermo è sporca, ecco perché

Le strade si riempiono di spazzatura, la Rap non dispone dell'organico per ripulirle. Le contromisure all'orizzonte

PALERMO – Dalla periferia al centro, dai quartieri dove il problema è storico a quelli più insospettabili, i cumuli di rifiuti lungo le strade di Palermo sono ordinaria amministrazione. Le segnalazioni dei cittadini a LiveSicilia sono la cronaca di un degrado quotidiano: negli ultimi giorni alcune sono giunte anche da zone centrali del capoluogo come il porticato di piazzale Ungheria, e la musica non cambia in corso Calatafimi dove un dipendente della Rap spiega laconicamente che a svolgere il servizio di spazzamento sono “solo due persone per tutta la strada”.

LiveSicilia ha chiesto al presidente della Rap Giuseppe Norata una ‘mappa’ degli addetti allo spazzamento delle strade palermitane. La risposta è spiazzante: “Semplicemente una mappa non c’è più. L’unica distinzione è fra la ‘zona rossa’, cioè l’area pedonale, e le altre zone”. Il motivo della disorganizzazione è presto spiegato: “Dai circa 500 addetti allo spazzamento di quando è nata la Rap, in circa quattro anni siamo arrivati a 107 – spiega il presidente della partecipata del Comune – e spesso possiamo intervenire solo a macchia di leopardo. Ecco perché quando alziamo la voce sul piano del fabbisogno lo facciamo a ragion veduta: da soli non ce la possiamo fare. Potrebbero già fare comodo anche 100 operatori in più”.

Ora, salvo imprevisti, l’auspicio di Norata dovrebbe diventare realtà: il 16 gennaio è stato raggiunto un accordo sulla mobilità di 94 operatori dalla Reset alla Rap, che quest’ultima potrà impiegare nei servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti; il risultato però resta un organico dimezzato rispetto ai grandi numeri degli scorsi anni. L’azienda presieduta da Norata ne è consapevole, “per questo – spiega – abbiamo presentato al Comune un piano di spazzamento meccanico delle strade, tramite mezzi appositi. Inizialmente il piano prevedeva 80 itinerari, ma dato che non ricevevamo nessuna risposta abbiamo presentato anche un piano-stralcio con 20 itinerari”. In merito a quest’ultimo la pronuncia del Comune è arrivata: “Il 16 gennaio abbiamo fatto una riunione col direttore generale di Rap per definire il piano di spazzamento meccanizzato. Siamo pronti a partire”, annuncia l’assessore all’Ambiente Giusto Catania.


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