Rotta di collisione col Nuova Iside | Sequestrata la petroliera - Live Sicilia

Rotta di collisione col Nuova Iside | Sequestrata la petroliera

Iniziativa della procura di Palermo
IL GIALLO DEL PESCHERECCIO
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PALERMO – La petroliera Vulcanello finisce sotto sequestro. Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Vincenzo Amico hanno necessità di eseguire un accertamento tecnico irripetibile sulla nave ormeggiata ad Augusta che sarà affidato ai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche. E dalla scatola nera che è emerso un particolare decisivo: il peschereccio di Terrasini e la nave, così conferma il radar, sono entrati in rotta di collisione.

Il radar fa emergere una sovrapposizione delle due imbarcazioni. Si vedono due puntini corrispondenti alle imbarcazioni che ad un certo punto si sovrappongono, subito dopo diventa nuovamente due, poco prima che il peschereccio Nuova Iside coli a picco. L’accertamento servirà per capire se è avvenuta una collisione oppure è stata l’onda generata al passato della petroliera a fare ribaltare il peschereccio. Si attendono ancora gli esami sul pezzo di legno che dovrebbe appartenere alla prua del Nuova Iside. Il pezzo di legno e i forti rumori registrati dalla scatola nera sono gli ultimi elementi emersi sull’affondamento avvenuto tra il 12 e il 13 maggio nelle acque tra San Vito Lo Capo e Ustica.

A bordo del peschereccio partito da Terrasini c’erano Matteo Lo Iacono, il figlio Vito e il cugino Giuseppe. Il corpo di Vito, 27 anni, e l’imbarcazione non sono stati ancora recuperati. Da una prima analisi dei periti sulla scatola nera non risultano delle registrazioni audio, ma dei rumori e delle indicazioni che farebbero ipotizzare a un rallentamento della velocità.

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