Idea "giallorossa" a Trecastagni Dal Senato, Drago dice stop

Idea “giallorossa” a Trecastagni|Dal Senato, Drago dice stop

Se lo scenario nazionale rischia di ribaltarsi sul locale.

CATANIA – Arriva anche il richiamo all’etica della politica, in vista delle Amministrative. Lo lancia la senatrice Tiziana Drago del Movimento Cinque stelle che chiede “correttezza” agli attori in campo e stoppa l’ipotesi di replicare l’esperienza giallorossa a Trecastagni. Sullo sfondo, la proposta di aggregare su un unico fronte i cinque stelle, i dem e comitati civici nati attorno alle figure di Nuccio Russo (che ieri ha annunciato la discesa in campo) e Raffaele Trovato (vicino a Iv). Sull’altro versante c’è già da tempo in corsa il candidato del centrodestra, l’ex primo cittadino Pippo Messina.  

Il richiamo di Tiziana Drago:  “I valori legati all’etica politica – dice – non si possono transigere per mere ambizioni personali o per calcoli politici: per questa ragione i candidati della lista M5S continueranno a lavorare per presentare a Trecastagni validi programmi, valide forze e valide energie”. 

Il terzo polo

Da tempo il Movimento ha già individuato il nome dell’attivista Concetta Ambra per la corsa a primo cittadino, blindando la linea di equidistanza dai due poli tradizionali sui territori. “Quello che conta – insiste Drago – è il bene della città che, ora più che mai, ha bisogno della credibilità, delle proposte, della capacità di governo e non di personalismi. Si sta lavorando a stretto contatto con i cittadini, parlando di programmi, progetti, proposte e non di politichese. Non basta la capacità retorica – aggiunge – soprattutto se a copertura di prime donne che stentano a comprendere che il podio non gli appartenga più. I trecastagnesi sono più intelligenti di quanto pensiamo e certi modi di intendere la politica ledono la loro intelligenza”.

Sul quotidiano La Sicilia, interviene il segretario cittadino del Partito democratico, Mario Giuffrida, partito che deve fare i conti con la volontà dell’ex primo cittadino Giovanni Barbagallo di non tornare al vertice del Palazzo comunale e passare il testimone.  “Il nostro obbiettivo – dice – è maturare collegialmente le decisioni, ribadendo la necessità di anteporre il bene del paese al resto. Il nostro dovere resta di collaborare con tutti, senza veti personali e primogeniture”. 

I guai del centrodestra

Mal di pancia sul versante del centrodestra provinciale. Esclusa la piazza di Trecastagni, il cantiere della coalizione è in evoluzione in tutti i comuni al voto. A partire da San Giovanni la Punta. Alberto Cardillo (coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia) ribadisce però il dovere “di presentarsi in maniera compatta e coerente davanti agli elettori”. Lo ha fatto parlando con Live Sicilia a margine della presentazione del gruppo consiliare a Belpasso. 

I consiglieri Salvatore Rapisarda e Carmelo Moschetto, hanno infatti lasciato il partito di Berlusconi per abbracciare il progetto di Meloni. “Dopo 15 anni di militanza in Forza Italia non è stata una scelta semplice”, spiegano. “Tuttavia, la vicinanza al deputato Ars Gaetano Galvagno ha preso il sopravvento – aggiungono – permettendomi di rivalutare e apprezzare la ‘politica del fare’, la politica di restare a fianco dei cittadini sempre, anche nei momenti di maggiore difficoltà, la politica che costruisce giorno dopo giorno le basi del futuro partendo dal presente”.

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