Viviana, Gioele, la Piramide: un'ipotesi che spiega la "fuga" - Live Sicilia

Viviana, Gioele e la Piramide|La ricostruzione del legale

L'avvocato-parente propone una possibile ricostruzione della mattina della scomparsa.

La famiglia Mondello lo ha raccontato alla polizia nelle ore successive alla scomparsa. Quando Mariella Modello, cognata di Viviana Parisi e sorella di Daniele, il marito della dj trovata morta a Caronia, si è ricordata di quella domanda che le era stata posta. “Viviana mi aveva chiesto dove si trovasse la Piramide della luce”, aveva raccontato lei stessa al Corriere della sera. Cioè la Piramide della Fiumara d’arte, a Motta d’Affermo. Ancora oggi, la famiglia di Daniele è convinta che la meta di quella misteriosa “fuga” di Viviana fosse proprio quella Piramide. Ne ha scritto su Facebook Claudio Mondello, parente di Daniele e uno dei legali della famiglia. Offrendo la ricostruzione dei fatti che più convince i familiari.

La piramide e la “luce”

“Viviana vuole recarsi alla “Piramide della Luce”, sita in Motta D’Affermo – teorizza Claudio Mondello -. Nei giorni antecedenti la scomparsa, infatti, chiede a Mariella Mondello e Maurizio Mondello dove si trovi la piramide suddetta (una installazione artistica cui, nel tempo, si è legata una diffusa mistica). Il riaccendersi dei casi di Covid acuisce la paura che qualcosa possa accadere alla propria famiglia; in particolare al proprio figlioletto”. La Piramide del 38° parallelo realizzata da Mauro Staccioli è un’enorme installazione en plein air dove ogni anno si ripete un rito della luce. E quella luce, secondo la famiglia, avrebbe attratto Viviana, che attraversava un momento di buio, cominciato durante il lockdown che ne aveva scosso i nervi, tanto da portarla in ospedale, come hanno raccontato in questi giorni i suoi familiari. Viviana non sta bene, non si è ripresa del tutto quel lunedì mattina: perdere di vista questo non permette di addentrarsi nelle insensatezze di questa terribile vicenda.

La “scusa” delle scarpe

La ricostruzione su facebook continua così: “Con una scusa “esco a comprare un paio di scarpe per Gioele” si assicura di eludere ogni forma di vigilanza e di avere il piccolo in macchina (non dice, invero, “esco a comprare un giocattolo per Giole” ma, di converso, “un paio di scarpe per Gioele”; per il tramite di questo artificio, infatti, sarebbe stato necessario che questi – Gioele – le indossasse prima di un eventuale acquisto pertanto avrebbe dovuto, necessariamente, allontanarsi in macchina con lei). Daniele non ci trova nulla di strano e scende in sala registrazione (oggi, persino la stampa, riferisce che non si contano gli elementi probatori che lo collocano a 100 km dal luogo dell’incidente)”.

Dov'è Gioele?
Viviana e Gioele

A Sant’Agata per fare benzina?

C’è ancora il mistero dei 20 minuti di deviazione a Sant’Agata. L’Opel Cprsa di Viviana esce dall’autostrada Messina-Palermo e poi vi rientra dallo stesso svincolo. Anche su questo punto il legale di famiglia ha una teoria: “Ieri mi sono recato a S.Agata di Militello: dopo la stazione di rifornimento di Tindari non ve ne sono altre che costeggino l’autostrada: la macchina aveva, probabilmente, la benzina necessaria a muoversi da Venetico (luogo di partenza) alle immediate vicinanze (Milazzo dista appena 15 km dalla casa dei coniugi) e, quindi, ad un certo punto, nell’allontanarsi per un tragitto di più di 100km, il carburante si esaurisce. Viviana esce, pertanto, a S.Agata di Militello a fare rifornimento: in paese ci sono 4 distributori (un quinto è legato ad un autolavaggio). Tre di questi distributori si raggiungono con un percorso (agevole) di circa sette minuti dal momento in cui si esce dal casello”.

Il video

È plausibile che le cose siano andate così? La notizia di un video agli atti che conferma la presenza in macchina di Gioele a Sant’Agata per lo meno non contrasta con questa ricostruzione. “Oggi sappiamo di nuove immagini al vaglio degli inquirenti: ieri, alcuni dei titolari-addetti dei rispettivi distributori, mi hanno riferito che gli organi inquirenti – solo in giornata – avessero chiesto loro le immagini delle rispettive installazioni. Il video di cui si discorre adesso è legato a questa attività di indagine? Viviana rientra e si incammina verso la propria meta, sita a circa 40 km da S.Agata di Militello”.

L’incidente

Si è davvero fermata a Sant’Agata per fare benzina Viviana? Se così fosse, tornata in autostrada, la donna sarebbe stata a quel punto relativamente vicina alla Piramide su cui aveva chiesto informazioni nei giorni precedenti.  Nella ricostruzione proposta da Claudio Mondello, Viviana “prosegue lungo la propria destinazione ma si rende conto che si è fatto tardi: Daniele potrebbe insospettirsi per la propria assenza (il cellulare, ad ogni modo, lo lascia nella propria abitazione a Venetico forse proprio per evitare di essere sottoposta a controllo). E’ ormai prossima alla meta quando impatta con un furgoncino di operai di una ditta appaltatrice dell’autostrada: la Piramide dista, ancora, circa 20-25 km dal luogo – all’altezza di Caronia – in cui avviene l’incidente. E’ da questo momento, pertanto, che dobbiamo, per un verso, ricostruire la dinamica degli eventi e, per altro, sul piano giuridico individuare (se esistono) responsabilità per azioni od omissioni”. E’ da questo momento che il mistero si fa più fitto. E più doloroso.

Nella boscaglia

Cosa spiegherebbe però l’inspiegabile comportamento della donna che dopo il lieve incidente si dilegua nella boscaglia? Com’è noto, diversi testimoni non ricordano che ci fosse un bambino con lei. Ma c’è una chiamata al 112 di due ragazzi che riferiscono quanto appreso da altri testimoni oculari, una famiglia con accento del Nord. Sono i settentrionali (che si sentirebbero sullo sfondo della conversazione telefonica) a parlare del bambino. Il problema è che si sono dileguati Nessuno li ha più visti. Il procuratore di Patti Cavallo ha lanciato loro un appello: fatevi avanti, raccontateci cosa avete visto. Gli inquirenti credono che il bambino fosse con lei quando Viviana si è addentrata nella boscaglia. Vivo o morto? Al momento nessuno lo può dire. Mondello propone un bivio a questo punto della ricostruzione: “Le ipotesi che residuano, per chi scrive, sono due: Viviana si allontana in preda a profondo turbamento emotivo e tale turbamento esita in omicidio-suicidio. Viviana si allontana in preda profondo turbamento emotivo e tale turbamento esita in un incidente (è una zona, quella in cui si smarrisce, irta di pericoli sia per la morfologia del terreno che per la fauna autoctona e, dato che nelle vicinanze insistono insediamenti umani, forse anche domestica)”. Ma in questo secondo caso, che ne è stato di Gioele? Le ricerche nella zona del ritrovamento del cadavere intanto continuano, per trovare una risposta.

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