Faraone denuncia Salvini e Musumeci alla procura di Agrigento

Faraone denuncia Salvini e Musumeci|alla procura di Agrigento

Razza: "Per lui la salute di chi sta negli hotspot non vale nulla". La Lega: "Iniziativa fantasiosa"
MIGRANTI
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PALERMO – Il presidente dei senatori di Italia viva, Davide Faraone, ha denunciato il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci per procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione. “Ho presentato un esposto alla Procura di Agrigento per difendere la Sicilia dagli sciacalli – dice Faraone -. Perché l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana e le parole del segretario della Lega nuocciono gravemente all’economia della Sicilia e alle tasche dei siciliani. Alla fonte primaria della ricchezza dell’isola: il turismo”.

“Presentare al mondo la Sicilia come un lazzaretto – aggiunge – come il campo profughi d’Europa, affermare che ‘i migranti passeggiano tra i turisti che poi portano il Covid nelle loro regioni’ e scrivere un’ordinanza farlocca e disumana, non solo va contro i principi di accoglienza e di solidarietà ma mette in ginocchio un pezzo importante del Pil della Sicilia – sottolinea Faraone -. In un momento, tra l’altro, di crisi profonda dell’economia siciliana che determina il più alto tasso di disoccupati post-covid e una situazione d’emergenza per le imprese che con il turismo e la cultura ci mangiano e fanno mangiare i siciliani”.

“A questa propaganda distruttiva di questa classe dirigente irresponsabile e in un momento in cui, grazie ai nostri imprenditori alberghieri, ai ristoratori, a tutti gli operatori del comparto dell’enogastronomia, stiamo finalmente ripartendo con la giusta marcia dopo il lockdown – conclude – occorre rispondere con parole chiare e nette per non vanificare gli sforzi dei siciliani”.

“Il senatore Faraone evidentemente sconosce le ipotesi di reato per le quale dice di aver denunciato il presidente della Regione e il senatore Salvini. Intanto, ammassati e senza nessun rispetto della loro dignità umana nell’hotspot di Lampedusa ci sono 1.200 anime: dovrebbero essercene meno di duecento. Ma per Faraone il diritto alla salute di queste persone non vale nulla”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza.

“Il senatore Faraone non difetta di fantasia e l’esposto da lui presentato contro il presidente Musumeci e Matteo Salvini ne è  una evidente prova. Ci spiace però avvertirlo che anche queste iniziative non lo aiuteranno ad evitare le percentuali da prefisso telefonico per il partitino di Matteo Renzi o giustificare l’inerzia del governo che sostiene”. Così Stefano Candiani, segretario regionale della Lega insieme a Fabio Cantarella e Francesco Di Giorgio vicesegretari regionali Carroccio.

“Troviamo singolare – evidenziano gli esponenti della Lega – che il senatore Faraone abbia trovato il tempo di raggiungere Agrigento per presentare il suo esposto quando avrebbe potuto tranquillamente presentarlo a Palermo, la sua città di residenza e il luogo dove è stata adottata l’ordinanza del Presidente della Regione. Avrebbe potuto  scegliere anche Ragusa per Pozzallo o Caltagirone per Vizzini o Siracusa per Augusta  e invece no, perché il senatore Faraone vuole rivolgersi al procuratore che ha già indagato Matteo Salvini e tiene tantissimo a specificarlo?”

“Faraone è il residuato di una cultura politica che non potendo vincere i propri avversari nelle urne ricorre alle aule di Tribunale sperando di trovare qualche magistrato militante, purtroppo per lui gli italiani e i siciliani stanno dimostrando di sostenere con forza Matteo Salvini e Nello Musumeci” concludono Candiani, Cantarella e Di Giorgio.

“Se il governo nazionale, sostenuto anche da Italia Viva, avesse fatto la propria doverosa parte nella gestione dell’emergenza migranti in Sicilia, non sarebbe stata necessaria l’ordinanza del governatore Musumeci. Il senatore Faraone la definisce ‘disumana’, non rendendosi conto che disumana è la condizione di migliaia di migranti stipati negli hotspot. Evidentemente lui è più interessato a fare propaganda con un esposto senza capo né coda, invece che a salvaguardare il diritto alla salute degli stessi migranti e dei siciliani”. Lo afferma il capogruppo all’Ars di Diventerà bellissima, Alessandro Aricò.

“L’esposto contro il Governatore Musumeci presentato dal capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, è surreale – dice Gabriella Giammanco, portavoce di Forza Italia in Sicilia e vice presidente del gruppo forzista in Senato -. Coinvolgere le procure in una decisione squisitamente politica è degno dei seguaci di Travaglio più che di Montesquieu”.

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