Prende a calci una vetrina: denunciato per furto aggravato

Prende a calci una vetrina: denunciato per furto aggravato

Le operazioni delle volanti.

CATANIA – Nel corso della notte, agenti delle Volanti hanno denunciato per il reato di tentato furto aggravato il 41enne N.A. L’uomo aveva tentato di sfondare a calci la vetrina di un negozio di Corso delle Province, ma è stato notato da una residente della zona che, svegliatasi per il rumore provocato dal malfattore, ha allertato la Polizia.  Le pattuglie intervenute tempestivamente hanno bloccato l’individuo che stava tentando di allontanarsi a piedi, per poi fuggire con la sua autovettura parcheggiata nei pressi.

Danneggiamenti in piazza Jolanda

Ieri, agenti delle Volanti hanno arrestato un cittadino nigeriano del 1985, senza fissa dimora per i reati di resistenza, violenza e lesioni a P.U.

Nella serata di ieri è giunta sulla linea di emergenza 112 NUE la segnalazione di un uomo molesto che in Piazza Iolanda stava danneggiando l’arredo urbano, infastidendo i passanti. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno individuato un cittadino straniero che stava sdraiato su una panchina, che è stato indicato dal richiedente l’intervento. 

Poiché era privo di documenti di identità, l’uomo è stato accompagnato in Questura dove è stato accertato era titolare di un vecchio permesso di soggiorno, scaduto nel 2014; pertanto, è stato trattenuto, in attesa di accertamenti sulla sua posizione sul Territorio Nazionale. Durante la vigilanza, l’uomo è andato in escandescenze perché non accettava la sua permanenza presso gli uffici di polizia, scagliandosi fisicamente contro gli agenti. Al fine di contenerlo, sono dovuti intervenire più poliziotti, uno dei quali è stato colpito con dei calci che gli hanno provocato contusioni giudicate guaribili in giorni 3.

Per tale ragione l’uomo è stato arrestato e su, disposizione del PM di turno che convalidava l’arresto, è stato immediatamente liberato. Tuttavia, essendo privo di permesso di soggiorno, il nigeriano è stato comunque trattenuto in Questura, a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.

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