Covid, l'allerta: “Mancano postazioni ossigeno e barelle”

Covid, l’allerta: “Mancano postazioni ossigeno e barelle”

Ecco il racconto dei medici in prima linea contro il covid nei pronto soccorso. "Strutture sanitarie in continua saturazione".

CATANIA – “Le ambulanze di Paternò, Gravina e dell’area pedemontana sono bloccate nei pronto soccorso con i pazienti a bordo o senza barelle”. Sono appena trascorse le 3.00 di notte nel pronto soccorso del Garibaldi centro, quando uno dei più noti medici d’emergenza, Emanuele Cosentino, dirigente nazionale del Fismu, lancia l’allerta a LiveSicilia. “Ambulanze incolonnate per ore”, al loro interno ci sono pazienti covid, o “sospetti covid”.

Tamponi istantanei

In poche ore, grazie ai tamponi istantanei, i sospetti diventano certezze, mentre i pronto soccorso rischiano di andare in tilt.

Ore 6.00. “Su 26 sospetti, 23 positivi. Ambulanze bloccate ore al pronto soccorso perché non ci sono postazioni ossigeno e barelle e non possono sbarellare”. È il messaggio di Ivana Valastro, medico del pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro, una delle più importanti aziende sanitarie della Sicilia orientale.

Team al lavoro

Per fronteggiare l’ondata di casi Covid, ieri sera anche il manager Salvatore Giuffrida è rimasto in azienda, stesso discorso per il primario di pronto soccorso, in un momento in cui non c’è più confine tra notte e giorno.

“Continua saturazione”

Antonino Rapisarda è il direttore sanitario dell’Asp di Catania. “Le strutture sanitarie – dice a LiveSicilia – sono in continua saturazione. Sono stati previsti ulteriori posti, ma il problema è riuscire a liberare quelli occupati da pazienti covid che non si trovano in gravi condizioni”. L’assessorato alla Salute guidato da Ruggero Razza ha previsto un aumento dei posti letto a brevissima scadenza, con l’apertura del centro covid nell’ospedale di Acireale e con le convenzioni con due strutture private.

“Fronteggiare l’emergenza”

Torniamo in ospedale. Sempre al Cannizzaro. “Una signora di 97 anni – continua la Valastro – resta nel corridoio in PS, sulla barella dell’ambulanza protetta dalle cinghie tutta la notte, per non cadere”. E ancora, aggiunge la dottoressa: “Non c’è dove metterla”.

Poi un messaggio, da parte della dottoressa, ai numerosi leoni da tastiera che stanno infiammando il web nelle ultime ore: “Al primo che continua a insistere sull’inadeguatezza dell’allerta arancione lo porto con me al prossimo turno”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI