Contagi a scuola, scoppia la protesta: "Chiudete la Giovanni Falcone"

Contagi a scuola, scoppia la protesta: “Chiudete la Giovanni Falcone”

Il consigliere Trovato tira in ballo l'amministrazione comunale. La replica del sindaco.
SAN GIOVANNI LA PUNTA
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SAN GIOVANNI LA PUNTA – Cresce la preoccupazione per l’aumento incessante dei contagi da Covid 19. Sotto accusa, in alcuni casi, le scuole aperte che potrebbero trasformarsi in focolai.

Il Caso della Giovanni Falcone

A chiedere l’intervento dell’amministrazione comunale sull’istituto scolastico di San Giovanni La Punta è Santo Trovato, consigliere comunale, secondo cui è “Giusta la preoccupazione dei genitori degli studenti della scuola Giovanni Falcone. L’amministrazione intervenga per evitare il diffondersi del contagio” – afferma.

I contagi

Il consigliere conferma la “preoccupazione” da parte dei genitori degli studenti della scuola Giovanni Falcone di San Giovanni La Punta dove, nei giorni scorsi, alcuni ragazzi sono risultati positivi e ora si teme il diffondersi del contagio. “I genitori – spiega Trovato – hanno già sollecitato l’amministrazione comunale ad intervenire, ma il sindaco ha “scaricato” il problema sulla dirigente scolastica. Ma su questi argomenti bisogna agire con responsabilità”.

L’incontro con i genitori

“Oggi ho incontrato un nutrito gruppo di genitori che aveva dato vita ad una protesta nella centrale piazza Lucia Mangano – continua Trovato. Hanno chiesto, ancora una volta, la chiusura della scuola e uno screening per studenti, docenti e personale scolastico. Il sindaco – spiega Trovato – è la massima autorità cittadina sul tema sanitario, spetta a lui prendere una decisione. E’ giusto che le scuole restino aperte, ma bisogna assicurare condizioni di sicurezza. Giusta, quindi, la preoccupazione dei genitori e anche la richiesta avanzata all’amministrazione comunale”.

Il sindaco Bellia

Il sindaco Antonino Bellia, tirato in causa, interviene sulla questione. Spiegando di poter intervenire solo su richiesta del dirigente scolastico, come da Posso intervenire solo su richiesta, come da circolare 33 – 108 dell’assessorato regionale alla Salute. Richiesta attualmente non pervenuta. “La preoccupazione dei genitori è basata su una convinzione, forse fomentata da qualche politico di opposizione, che il Comune possa intervenire. Ma la gestione dell’emergenza a scuola è affidata al commissario ad acta, che ha istituito un’equipe specifica, e ai dirigenti scolastici, che stanno mettendo in atto le procedure e le misure per gestire l’emergenza.

Le rassicurazioni

“Ho parlato ieri con l’Asp – prosegue Bellia – che mi ha confermato che le istituzioni scolastiche del nostro territorio stanno eseguendo tutto in modo corretto e che, al momento, non c’è nulla che possa pregiudicare la frequenza dei ragazzi. Oggi ho ticevuto un rappresentante dei gentitori, che vogliono avere risposte dal dirigente scolastico, unico interlocutore. Mi sono messo a disposizione per un’eventuale sanificazione di classi o di un plesso, nel caso ci fosse la richiesta da parte del dirigente e dell’Asp. E chiudere temporaneamente la scuola, come ho fatto con la Carlo Alberto Dalla Chiesa.

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