Coronavirus: “Dati travolgenti, scoperto bug informatico” - Live Sicilia

Coronavirus: “Dati travolgenti, scoperto bug informatico”

“Guardavamo gli schermi e le certificazioni risultavano inviate”. Ma il software era in tilt.

CATANIA – Non bastava il covid a creare (non pochi) problemi. Adesso anche i software giocano brutti scherzi e quello che è successo nel sistema di tracciamento ha del clamoroso. Potrebbe esserci una spiegazione alle centinaia, anzi migliaia di medici, infermieri e comuni cittadini, “reclusi” in casa in attesa della certificazione di fine quarantena. All’intelligence del dipartimento anti covid i documenti risultavano “inviati”, in realtà il software di gestione del tracciamento era in in tilt.

La scoperta

Da settimane non si contano le segnalazioni di cittadini in quarantena “senza alcuna comunicazione da parte dell’Asp”, come abbiamo evidenziato più volte. Situazioni paradossali alle quali, il commissario regionale anti covid Pino Liberti, ha cercato di dare risposte. Fino a quando non ha incrociato i nominativi di coloro che si lamentavano, con ciò che risultava nell’enorme database sanitario catanese.

Il “bug”

È arrivata così la scoperta: “Guardavamo gli schermi che confermavano invio e ricezione del provvedimento di fine quarantena, ma era solo un bug”. Il bug è un errore, in pratica il software confermava l’invio di documenti mai partiti. E così la gente attendeva a casa, inutilmente.

La rassicurazione

“Entro questa settimana – dice Liberti a LiveSicilia – aumentando il numero delle persone che si occupano del contact tracing, la situazione tornerà alla normalità”.

“Dati travolgenti”

“I dati sono travolgenti – dice a LiveSicilia Liberti – abbiamo circa 6.500 positivi e 40mila in isolamento solo a Catania e provincia. Abbiamo contrattualizzato più persone per gestirli ed entro pochi giorni, dovremmo riuscire a ripristinare la normalità”.

“Questa che doveva essere un’ondata – continua il commissario regionale anti covid – è diventata una marea, nell’arco di due settimane il territorio è stato travolto dai numeri e abbiamo fatto fatica a inseguire questa enorme mole di dati”.

“Chiedo scusa ai cittadini, ma chiedo loro anche un po’ di comprensione”, conclude Liberti.

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