Focolaio Covid sulla nave Trapani-Pantelleria, 15 casi scoperti - Live Sicilia

Focolaio Covid sulla nave Trapani-Pantelleria, 15 casi scoperti

Tutto è partito da un cameriere in servizio

TRAPANI – Il Covid 19 a bordo. È successo sulla motonave ‘Lampedusa’ che collega Trapani con Pantelleria. Il primo caso di Covid ha riguardato un cameriere in servizio presso la motonave. Era lunedì 9 novembre. Come da prassi il personale è stato sottoposto ai tamponi ed è stato riscontrato un altro caso di positività al Sars Cov-2 nell’equipaggio. Tre giorni dopo sono stati rifatti i tamponi rapidi e sono spuntati altri due casi di positività seguiti, pochi giorni dopo, da un altro caso e poi da altri ancora. Nell’arco di dieci giorni, in pratica, 12 membri dell’equipaggio sono stati costretti a mettersi in quarantena causa Covid.


Ad oggi, dalle scarne informazioni che sono trapelate nei giorni scorsi dalla società (la Traghetti delle isole s.p.a, società soggetta all’attività di direzione e coordinamento della Caronte &Tourists.p.a.), i casi di positività fra i 32 membri dell’equipaggio sono diventati 15. Tutti sono stati sbarcati ma forse troppo tardi. Almeno è questa la recriminazione di alcuni dei marittimi in servizio sulla motonave che può trasportare 499 passeggeri e 221 automobili.


La motonave, dopo il primo caso di positività al Covid riscontrato in uno dei membri dell’equipaggio e soprattutto malgrado gli altri casi che si sono palesati nei giorni a venire, ha continuato a partire regolarmente, con passeggeri annessi. Dal cameriere al cuoco, arrivando fino agli ufficiali di bordo. Due di loro, attualmente, si trovano ricoverati presso il Covid Hospital di Marsala, considerato che la loro situazione è andata peggiorando giorno dopo giorno.


Livesicilia ha chiesto perché sia stato atteso tutto questo tempo prima di fermare la nave e sbarcare l’equipaggio. Caronte & Tourist, società con sede a Messina, ha risposto così: “La Motonave Lampedusa aveva ricevuto il disco verde per la partenza dalla Autorità Marittima”. Bastava, in pratica, compilare un modulo per ottenere la libera pratica sanitaria e quindi partire. L’equipaggio ha insistito e dopo l’ennesimo caso di positività a bordo, è stato dato l’alt alla navigazione.


In mattinata, però, dalla sede messinese di Caronte &Tourist è arrivata una seconda risposta: “Non appena accertato il primo caso di positività di un marittimo dell’equipaggio della nave Lampedusa, Caronte &Tourist Isole Minori ha immediatamente attivato il protocollo di sicurezza del quale si era dotata già nella scorsa primavera, nei primi giorni dell’emergenza Covid. La nave è stata oggetto di una radicale e ripetuta sanificazione; l’intero equipaggio è stato sostituito e sottoposto a tamponi riscontrando alcuni altri casi di positività al coronavirus. La nave ha preso il mare ed è attualmente in linea dopo il disco verde delle autorità sanitarie territoriali e marittime”.

“Il Gruppo C&Tha insediato già da metà marzo un ‘Team Covid’ che ha definito anche prima della codificazione istituzionale procedure di salvaguardia della salute di chi viaggia in nave, tra Messina e Villa, nelle isole minori, tra Salerno e Messina con Cartour, e di quanti con il loro impegno quotidiano lavorano perché ciò sia possibile – ancora la società -. A maggio C&T ha inoltre affidato a Rina Consulting, il ramo di consulenza ingegneristica di Rina, l’incarico di verificare lo stato dell’arte e di perfezionare le misure di riduzione del rischio di contagio esistenti sui traghetti o di proporne di nuove. L’intervento di Rina Consulting sull’intera flotta ha consentito alla Compagnia di offrire ai propri passeggeri un ambiente in cui le procedure messe in atto per la minimizzazione del rischio di contagio osservano rigorosamente quanto richiesto delle autorità competenti e le best practice applicabili”.

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