PALERMO – Livesicilia inizia un ciclo di servizi che ci portano dentro la crisi da Covid. Diamo voce alle testimonianze di piccoli imprenditori locali alle prese con mille difficoltà di sopravvivenza in questi mesi (ormai quasi dieci considerato il primo lockdown datato marzo 2020) contraddistinti da Dpcm, ordinanze e restrizioni variabili che hanno messo a dura prova la tenuta del già precario tessuto economico palermitano.
Il grido di dolore delle ludoteche
La crisi economica colpisce duramente anche le ludoteche. Restano aperte ma nei fatti hanno subìto l’arresto dell’attività e rischiano di non riprendere l’erogazione di diversi servizi. Una perdita economica per gli operatori del settore ma anche una grave mancanza di servizi per le famiglie.
“Subito un blocco di fatto dell’attività”
“Sono proprietaria di una ludoteca a Palermo – racconta Maria Stella, titolare di LudoArt – anche noi stiamo vivendo un disagio economico. Non riceviamo sussidi, anche se la nostra attività è tra quelle che hanno subito un blocco, di fatto. Non avendo un sostegno economico siamo a rischio chiusura, abbiamo le utenze da pagare e così non riusciamo ad andare avanti”.
Esclusi dai ristori
“Chiediamo un ristoro anche noi che siamo stati dimenticati. A parte il bonus per le partite Iva – precisa Maria Stella – non ho ricevuto altro. La ludoteca è aperta ma nel rispetto delle misure anticovid non organizza feste ed eventi. Le uniche attività svolte sono nei pomeriggi quelle ludiche e tre volte a settimana i laboratori ma non servono per coprire costi e mantenere il personale. “Massimo sette partecipanti per laboratorio – spiega – e sempre gli stessi. Noi organizzavamo feste ogni giorno con trenta bambini, oggi sono stata costretta a ridurre da cinque a due i collaboratori”.
Gli appelli alle istituzioni
Diversi sono gli appelli alle Istituzioni affinché si faccia qualcosa per salvare le micro imprese, le cooperative che gestiscono ludoteche, scuole paritarie, centri per l’infanzia. Tra questi c’è quello dei titolari di Ludoteche che presto si costituiranno nell’associazione nazionale del settore ‘Ludoteche e parchi giochi Italia’. “Abbiamo detto addio ai servizi ricreativi, ai compleanni e viviamo alla giornata. Se Palermo sarà zona rossa, dovrebbero restare aperti nidi, infanzia e le ludoteche solo per i laboratori. Appena saremo riconosciuti come associazione andremo a presentare delle richieste che disciplinano il settore e chiederemo aiuti specifici”. A dirlo è Giulia Vaccaro, referente per la Sicilia del gruppo Ludoteche e parchi giochi Sicilia e proprietaria di una struttura ludico-ricreativa ‘Il Giardino di Incantia a Palermo’.
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