Trizzino: "Su Draghi nessuna preclusione, Matteo Renzi è finito"

Trizzino: “Su Draghi nessuna preclusione, Matteo Renzi è finito”

Parla il medico palermitano, deputato M5S: "il Presidente Mattarella è molto preoccupato"
L'INTERVISTA AL DEPUTATO M5S
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Onorevole Trizzino, che aria tira?
“Il presidente Mattarella ha dato una indicazione precisa: non si può sciogliere il Parlamento. E ha prospettato una soluzione non politica, ma con delle connotazioni politiche”.

E lei che dice?
“Qual è il problema? Facciamolo”.

Giorgio Trizzino, deputato palermitano del Movimento Cinque Stelle, prima di essere onorevole, è stato il fondatore della Samot, a Palermo e in Sicilia, un monumento delle cure palliative. E’ un medico e, come tale, attentissimo ai sintomi, anche nelle diagnosi politiche.

Facciamolo? Ma M5S ha già pronunciato il suo no a Draghi, almeno a caldo e al governo tecnico.
“Questo lo so e lo capisco. Non c’era altro da dire, subito. La delusione è stata pesantissima”.

Lei voterebbe un esecutivo Draghi?
“Non corriamo troppo, io valuterò. Ma prima devono succedere alcune cose”.

Quali?
“Intanto, bisogna vedere se ci sarà l’accettazione dell’incarico. Poi, se ci sarà una linea di continuità con le cose fatte dal governo precedente, cioè una linea europeista e l’uso dei fondi secondo il bisogno della popolazione. Se Draghi non farà il banchiere, ma l’uomo che interpreta le esigenze dei cittadini, non penso che possano esserci preclusioni di sorta. Oltretutto, il governo dovrà essere aperto a componenti politiche”.

Resta il commiato del premier Conte.
“Una ferita dolorosa e difficile da curare, veramente incomprensibile. Il prezzo della crisi l’ha pagato la persona che ha retto in una condizione complicatissima e che viene colpita perché ha fatto tanto, come accade, purtroppo, in Italia”.

Matteo Renzi ha vinto, però.
“Una vittoria di Pirro. Ho parlato con molti dei suoi e so che, anche se non lo diranno mai, sono stufi di lui. In parecchi mi hanno cercato. Renzi è politicamente finito, la sua strategia di dividere il Movimento e di sganciarlo dal Pd si è rivelata un fallimento”.

Lei conosce personalmente il Presidente della Repubblica, anche se ha sempre mantenuto un profilo di riserbo sul punto. Che cosa ha visto ieri?
“Ho riconosciuto il linguaggio del suo volto. Il Presidente Mattarella mi è sembrato molto preoccupato. Lui sa in quali condizioni versa il Paese. Il suo discorso è stato eccellente”.


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