PALERMO– Anche Castrenze Lombardo, il papà dei fratelli morti di Covid ad Altavilla Milicia, è spirato e ha chiuso gli occhi ieri pomeriggio, al termine di una battaglia combattuta da uomo coraggioso quale era. Dopo Salvatore e Gaspare, si accresce il lutto di una famiglia distrutta dal virus e di una comunità devastata dal dolore. Un altro fratello e figlio, Emanuele, era stato portato via da un incidente stradale. Dice il sindaco, Pino Virga: “C’è una famiglia colpita duramente e noi siamo tutti feriti in modo profondo. Parliamo di persone benvolute, conosciute da tutti e che tutti apprezzavano”.
Altavilla è ancora in zona rossa. Sulla pagina facebook del Comune, in un post di due giorni fa si legge: “Anche un solo nuovo contagio è motivo di inquietudine. Perché dietro ogni contagio c’è angoscia, sofferenza e paura. Perché ogni nuovo contagio aumenta esponenzialmente il rischio di diffusione del Covid. Ma l’analisi dei dati complessivi è cautamente incoraggiante, se si considera l’evoluzione dell’incidenza settimanale dei contagi (il dato indicativo di uno scenario di rischio non è, infatti, soltanto il numero complessivo dei soggetti contagiati rispetto alla popolazione; ma, principalmente, l’incremento dei contagi nel tempo). Nella settimana dall’1 all’8 marzo l’incremento dei contagi è stato assai significativo e preoccupante, essendo stati registrati 43 casi in più. Questo trend si è mantenuto nei giorni seguenti. Nella settimana dall’8 al 15 marzo (il 12 marzo è stata disposta la zona rossa) i nuovi casi registrati sono stati 36.Nell’ultima settimana (15-22 marzo), infine, tutta in zona rossa, l’incremento è stato di 12 nuovi contagi. Sono tanti, è vero. Ma lo scenario di rischio è molto ridimensionato. Continuiamo a rispettare le regole. Richiamiamo, con l’esempio, chi sbaglia. Rivolgiamo la mente e il cuore a chi sta lottando e soffrendo. E a chi vive un dolore disperato. Forza. Forza Altavilla!”.
E’ un incoraggiamento firmato proprio dal sindaco che aggiunge: “Rilancio il mio appello. Ora arriva la Pasqua. Chiedo a tutti di non abbassare la guardia, di non minimizzare e di stare attenti. Come abbiamo, purtroppo, visto, basta poco per vivere una tragedia”.
Appena due settimane fa si erano celebrati i funerali di Salvatore e Gaspare Lombardo (nella foto). Risuona l’eco dell’omelia di don Salvo Priola, parroco del santuario: “Che parole possiamo pronunciare?”.