"Confronto aspro ma leale: avanti con il Musumeci bis" - Live Sicilia

“Confronto aspro ma leale: avanti con il Musumeci bis”

L'assessore Armao a tutto campo dopo il vertice di ieri pomeriggio.
FORZA ITALIA
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Caos in Forza Italia: Gaetano Armao getta acqua sul fuoco. L’assessore assicura che il clima all’interno della compagine azzurra è meno avvelenato di quello che sembra, ma il confronto tra le varie anime è di certo serrato. Chiara e inequivocabile la posizione personale dell’assessore in vista delle prossime regionali: centrodestra unito per un Musumeci bis. 

Che cosa sta succedendo in Forza Italia?

“Si è riaperto un confronto. Sono certo che gli approdi saranno sicuri, però è chiaro che come diceva Maritain “bisogna distinguere per unire altrimenti si fa solo confusione”. 

Cioè?

“Se ci sono delle cose che ci dividono dobbiamo precisarle per trovare quelle che ci uniscono. Il discorso di ieri è stato molto politico e ha riguardato i temi, le alleanze e la collocazione nel centrodestra”.

Lei è certo che la collocazione nel centrodestra non sia messa in dubbio da qualcuno?

“Qualcuno c’è certamente, ma un centrodestra in cui Forza Italia viene marginalizzata è una un centrodestra che vuole suicidarsi. I popolari sono l’asse che meglio permette di cogliere le vibrazioni della società moderata. Oggi questo pericolo non c’è perché Forza Italia nel centrodestra ha una cittadinanza piena, anzi è stato proprio il presidente Berlusconi a crearlo”. 

Scusi, come dobbiamo leggere il post di Marco Falcone? L’assessore rimarcando l’appartenenza al centrodestra sembra richiamare qualcuno. O No?

“Anche io rimarco l’appartenenza al centrodestra. Il valori liberali di Forza Italia sono la base della coalizione, poi c’è chi vorrebbe allargare. L’importante è che ci sia un confronto negli organismi di partito: un confronto leale e a volte anche aspro. E poi c’è la questione Musumeci”.

Prego.

“Ieri sera abbiamo ottenuto risultati importanti come la rinegoziazione dei fondi con Cassa depositi e prestiti che porterà 36 milioni e mezzo di euro di risparmi l’anno: sono fatti finanziari importanti. Questi risultati fanno sì che un centrodestra che ha vinto le elezioni e pensa di stare lavorando bene (certo, tutto è perfettibile) rispetto alla vergognosa vicenda del centrosinistra di Crocetta e company che una ricandidatura di Musumeci sia naturale. Diversamente sarebbe come riconoscere un fallimento”.

Insomma, squadra che vince non si cambia?

“Se si cambia vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Noi abbiamo lavorato bene”.

Qualche alleato però non la pensa così. Ad esempio riguardo alle riaperture e alla gestione dell’emergenza covid. O no?

“La conferenza delle regioni ha fatto una letta nella quale alcune cose vengono contestate. Abbiamo eletto Fedriga alla presidenza, c’è un clima proficuo anche perché ormai buona parte delle regioni sono governate dal centrodestra”.

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