La strage del bar a Lentini: esaminati altri due pentiti - Live Sicilia

La strage del bar a Lentini: esaminati altri due pentiti

Il capomafia Sebastiano Sardo è accusato di essere il mandante del triplice omicidio del 1991.

SIRACUSA – Altri due collaboratori di giustizia, Ferdinando Maccarrone e l’ex boss di Cosa nostra etnea Natale Di Raimondo, hanno testimoniato nel processo a carico del vecchio capomafia Sebastiano Nardo. Il padrino lentinese è accusato di essere il mandante dell’agguato al bar Golden del 1991. Un agguato in cui persero la vita, oltre il bersaglio Salvatore Sambasile, anche Salvatore Motta e Cirino Catalano, due giovani innocenti. 

Un triplice omicidio che ha trovato la strada giudiziaria grazie alle dichiarazioni del pentito Francesco Squillaci, detto Martiddina, che ha raccontato di aver partecipato a quella spedizione di sangue ‘chiesta’ ai catanesi da Sebastiano Nardo per dare una lezione a Sanbasile che stava allargando i suoi affari illeciti in “territori” che secondo il capomafia “appartenevano ai Nardo”. 

I due pentiti, nel corso dell’udienza che si è tenuta davanti alla Corte d’Assise di Siracusa, hanno risposto alle domande del pm  Rocco Liguori che ha coordinato l’inchiesta Thor che ha portato al rinvio a giudizio di Sebastiano Nardo. Il processo è stato rinviato al prossimo 4 maggio. Sul banco degli interrogatori siederà un altro collaboratore di giustizia e un maresciallo del Ros. 

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