La provincia di Enna brucia, l'allarme di un sindaco: "Emergenza"

La provincia di Enna brucia, Sos di un sindaco: “Emergenza”

Fiamme a Regalbuto, Nicosia e Agira
INCENDI
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ENNA – Roghi nei boschi dell’Ennese con incendi che divampano, già da ieri, principalmente nella zona nord della provincia. “A breve proclamerò lo stato di emergenza – dice il sindaco di Regalbuto (Enna) Francesco Bivona – perché siamo di fronte ad un disastro ambientale ed economico. Ci sono aziende agricole che hanno perso tutto, raccolti bestiame, infrastrutture e quanti hanno salvato gli armenti, hanno perduto il foraggio. Servono aiuti immediati da Stato e Regione e servono strumenti per fronteggiare i roghi”.

A Regalbuto da ieri bruciano oltre 600 ettari, in parte “feudi comunali” ed in parte terreni privati dove sorgono decine e decine di aziende. “Ho sentito la sindaco Maria Greco di Agira, città pesantemente colpita dagli incendi, che si prepara anche lei alla dichiarazione di stato di emergenza. Malgrado l’instancabile lavoro di protezione civile – prosegue Bivona – Vigili del fuoco, Corpo forestale, i danni sono enormi ed il territorio devastato dal punto di vista ambientale”. Vastissimo il fronte che ha interessato diverse centinaia di ettari, anche a Nicosia dove sono intervenuti anche tre canadair. L’incendio, con più focolai alimentati dal forte vento ha investito campi di grano, aziende e pascoli dove erano in attesa di essere stoccate le balle di fieno che rappresenta il foraggio per i prossimi mesi. Il fuoco, che ha interessato decine di contrade, si è sviluppato nella zona della riserva naturale di monte Altesina. Complessivamente si stima che siano andate in fumo alcune migliaia di ettari, ma al momento mancano dati certi perché i fronti sono ancora attivi e stanno operando tre elicotteri ed un canadair.

“Ho chiesto al presidente della Regione Musumeci che venga riconosciuto lo stato di calamità per le aree dell’Ennese che da ieri sono devastate dagli incendi, con l’attivazione di tutte le misure previste”, dice la deputata regionale di Attiva Sicilia Elena Pagana. “Al momento manca la stima esatta delle aree andate in fumo, ma si parla di migliaia di ettari, e manca la stima dei danni, ma ci sono aziende che hanno perso tutto, dai raccolti al foraggio, dal bestiame alle infrastrutture”, aggiunge. 

“Gli incendi stanno distruggendo tutta la parte sud e nord della provincia di Enna e mentre già in Commissione antimafia all’Ars stiamo facendo le audizioni per cercare di capire cosa c’è dietro questo fenomeno, chiedo al Presidente della Regione Musumeci di non chiedere lo stato di calamità ma che la Regione intervenga direttamente”. Lo scrive in una nota la parlamentare di Forza Italia e vicepresidente della Commissione regionale antimafia, Luisa Lantieri.

“Da diversi giorni nella provincia di Enna si stanno sviluppando numerosi incendi che hanno colpito tutta la zona nord e sud dell’ennese. Da oltre una settimana il cielo della provincia di Enna è sovrastato dai Canadair che si prodigano per spegnere gli incendi divampati a Regalbuto, Agira, Nicosia e anche nella parte sud da Contrada Ramata a Grottacalda Furla, da Montagna e Piano Marino alla Montagnola e Ciampino. Io non chiedo lo stato di calamità al Presidente della Regione perché significherebbe chiedere allo Stato somme di denaro che non arriveranno mai e non potendo così né ristorare chi ha subito danni, né ripristinare i posti. Ricordo che avevo presentato un disegno di legge proprio per prevenire gli incendi in tutta la regione e in particolar modo nella provincia di Enna che è interessata da diversi anni a questi incendi boschivi. Sarebbe opportuno che siano riconvertiti i fondi FSC, i Fondi extra comunitari e una parte di essi siano utilizzati per dare ristoro a quanti hanno subito danni. Abbiamo il dovere – prosegue Lantieri, che è anche Commissario provinciale di Forza Italia ad Enna – di dare risposte serie ai cittadini siciliani. Infine – conclude Lantieri – sarebbe opportuno rivalutare un mio emendamento, presentato nel corso dell’ultima finanziaria, nel quale postavo le somme per ripristinare subito tutti i luoghi colpiti dagli incendi. Basterebbe un intervento dell’ARS per dare risposte immediate ai siciliani”.

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