Violenza sulle donne, Elena Bonetti a Catania: "Fenomeno aberrante" - Live Sicilia

Violenza sulle donne, Elena Bonetti a Catania: “Fenomeno aberrante”

Non utilizza altre parole la ministra Elena Bonetti mentre sono ancora calde le tragiche vicende di Bronte e Aci Trezza
PARI OPPORTUNITA'
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CATANIA – Non utilizza altre parole la ministra Elena Bonetti mentre sono ancora calde le tragiche vicende di Bronte e Aci Trezza, dove nel giro di pochi giorni sono stati consumati due efferati femminicidi: “Il fenomeno della violenza contro le donne è un fenomeno aberrante che ha visto numeri aumentare durante la pandemia. E’ una fenomeno che va sradicato, ripudiato. Le strade sono segnate, sono tracciate. La strategia nazionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne le individua chiaramente; su questo siamo impegnati: alleanza tra tutti i soggetti che sono coinvolti, tavoli regionali istituzionali nella citta’ e a livello di governo che siano pero’ il luogo di una costruzione di processi concreti di prevenzione e di protezione e di accompagnamento delle vittime per un percorso di fuoriuscita”. Così la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità rispondendo, durante una visita nel quartiere di Librino di Catania, alle domande dei giornalisti.

“E’ chiaro – ha aggiunto – che serve il contributo di tutti: dagli enti locali, forze dell’ordine mondo della sanita’. Vanno sostenuti con convinzione. La mia intenzione e’ di rendere strutturale il finanziamento per la rete dei centri antiviolenza della case rifugio”. “Va poi promosso – ha concluso la ministra – un processo culturale che rimuova la disparita’ di genere. Solo con il pieno raggiungimento della parita’ di genere, solo con la piena autonomia, anche finanziaria, delle donne, noi potremo davvero avere gli strumenti per eliminare definitivamente questa aberrante tragedia”.

La situazione delle donne afghane. “Il Governo lo sta mettendo in campo grazie alla straordinaria azione e leadership del presidente Draghi, in particolare nel definire una strategia internazionale che si muova nella tutela dei diritti fondamentali e delle liberta’ fondamentali, nella prevenzione, nella protezione verso qualsiasi violenza ma anche nella promozione di percorsi che restituiscano alle donne afghane una possibilita’ di cittadinanza”. 


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