Palermo, inchiesta vaccini falsi: 'Ci sono altri sanitari corrotti'

Palermo, inchiesta vaccini falsi: ‘Ci sono altri sanitari corrotti’

Le intercettazioni aprono un nuovo filone investigativo alla Fiera del Mediterraneo

PALERMO – Non sarebbe stata soltanto l’infermiera Annamaria Lo Brano ad organizzare il bluff delle vaccinazioni anti Covid in cambio di soldi.

La conferma arriverebbe da una intercettazione telefonica fra l’indagata, dipendente dell’ospedale Civico di Palermo ma in forza anche all’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo, e la cognata.

Quest’ultima diceva: “Io, quel fatto, non lo posso fare, Ivana, non lo posso fare se era 300 euro tutti e due ma, non può essere, non può essere, io ho altre cose, e non so in questo mese di dicembre dove mi devo dividere dove mi devo dividere non lo so”.

La frase è stata intercettata il 24 novembre scorso dai poliziotti della Digos. La parente di Lo Brano non aveva la disponibilità economica per pagare la messinscena. I soldi, però, a giudicare dall’intercettazione spettavano ad altri e non all’infermiera.

Che infatti spiegava: “… io posso fare che vediamo quello che mi dice. Io sabato sono la e vediamo… di pomeriggio sono alla Fiera. Era il 24 novembre scorso. Dunque è sempre alla Fiera che qualcuno si sarebbe prestato al patto sporco.

Il giudice per le indagini preliminari Donata Di Sarno, che ha convalidato il fermo disposto dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Felice De Benedittis, descrive l’infermiera come “una donna pericolosissima perché ha innescato un meccanismo potenzialmente incontrollabile di false vaccinazioni suscettibile di spiegare effetti devastanti sulla salute pubblica”.

Lo Brano, facendo rilasciare green pass falsi, ha consentito la circolazione a soggetti che possono essere considerati “bombe a orologeria” per la collettività. In più si sarebbe candidata con la cognata per farle risparmiare soldi in occasione della finta inoculazione. Qualcun altro, ancora da individuare, avrebbe svuotato la siringa di vaccino, disperdendolo, simulando l’inoculazione della dose.


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