Licata, gli spari, il bimbo con la coperta: il film dell'orrore

Licata, gli spari, il bimbo con la coperta: il film dell’orrore

Che cosa è successo. La strage.
IL QUADRUPLICE OMICIDIO
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Il film dell’orrore di Licata è una lunga e dolorosissima sequenza. La città si è risvegliata in un mare di sangue, con la cronaca di un atroce quadruplice omicidio, di una caccia, stanza per stanza, che non ha risparmiato nemmeno i bambini. Sono cinque i morti, compreso Angelo Tardino, che ha ucciso e che si è ucciso. Il movente sarebbero terreni agricoli contesi, campi coltivati, o, comunque, questioni patrimoniali. Soldi. Vite spezzate per i soldi. Una famiglia distrutta per i soldi: ecco l’ipotesi. Ma quello che sappiamo, al momento, dà solo il modo di tratteggiare sommariamente l’irreparabile.

La mano sporca di sangue innocente che, infine, si è rivolta contro lo stesso assassino, è quella di un uomo che, alle sette di mattina, si reca nell’abitazione di campagna del fratello. Angelo Tardino, quarantotto anni, non ha avuto pietà degli altri e di se stesso. C’è una discussione, un confronto serrato, seguito dagli spari. Diego Tardino, il fratello, è il primo a morire, appena fuori dalla porta. Poi – questo il particolare raccapricciante su cui gli inquirenti stanno lavorando – l’omicida sarebbe entrato in casa per uccidere la moglie e i figli di Diego, una ragazza di quindici anni e un bimbo di undici. Il corpo del piccolo sarebbe stato trovato sotto il letto, avvolto da una coperta, forse in un estremo tentativo di proteggersi.

Subito dopo, il killer della sua famiglia si allontana in una strada vicina e si spara un colpo che risulterà fatale, con una seconda pistola, e che lo porterà alla morte nell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove è stato subito trasportato in elisoccorso.

“Una tragedia impensabile – così, sentito dall’Adnkronos, padre Totino Licata, parroco della chiesa San Giuseppe Maria Tomasi -. E’ inimmaginabile questa violenza che ha il titolo della tragicità. Pensare che si muoia nella propria casa, grandi e bambini. Si tratta di un problema di soldi. Non è possibile pensare che si arrivi a essere così folli”.

No, non è possibile nemmeno immaginarlo quel film dell’orrore, né provare a percepire la paura di chi è stato assassinato in casa, nell’ora più indifesa: quella dell’ultimo sonno e del primo risveglio. Una famiglia intera è stata sterminata. Vite straziate per dei campi coltivati a ortaggi. Ma cosa avranno visto gli occhi innocenti di un bambino?



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