42 anni fa l'uccisione di Dalla Chiesa, i figli: "Fu isolato dalla politica"

42 anni fa l’uccisione di Dalla Chiesa, i figli: “Fu isolato dalla politica”

Nel luogo della strage è stata deposta una corona di alloro
IL RICORDO
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PALERMO – Il 3 settembre di 42 anni fa il prefetto di Palermo, Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie, Emanuela Setti Carraro persero la vita dopo l’attentato in via Isidoro Carini. Qualche giorno dopo, a causa delle ferite riportate nell’attentato, si spense anche l’agente di scorta Domenico Russo.

Questa mattina l’anniversario è stato ricordato con minuto di silenzio e la deposizione di corone di alloro. A rendere omaggio alle vittime, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il procuratore capo Maurizio De Lucia, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il presidente dell’Antimafia regionale Antonello Cracolici, il prefetto Massimo Mariani, i figli Nando e Simona Dalla Chiesa e altre autorità civili e militari.

Il figlio Nando: “Legge Rognoni-La Torre vittoria di mio padre”

“C’è ancora rabbia per il fatto che per approvare la legge Rognoni-La Torre ci sia voluta la strage di via Carini, ma quella legge è comunque anche una vittoria di mio padre”. Lo ha detto Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso dalla mafia 42 anni fa a Palermo.

Il figlio del generale ha partecipato alla commemorazione in via Isidoro Carini insieme ad un gruppo di 40 studenti universitari di Scienze politiche di Milano. “Abbiamo fatto una settimana su Palermo capitale di mafia e antimafia, siamo stati sui luoghi e gli studenti si stanno emozionando moltissimo”.

“Vogliono sapere di più i racconti, i particolari, che ovviamente non trovano sui libri. Mi convinco che insegnare significa consegnare e io consegno loro tanti ricordi. Quello che mi colpisce è come si coinvolgono e si emozionano, anche dopo 40 anni. Vogliono sapere cosa era Palermo, come è potuta cambiare, vogliono sapere di quelli che io chiamo gli eroi di questa città, cosa hanno fatto”.

La figlia Simona: “Per me era invincibile”

“Sapevamo perfettamente la situazione di pericolo e, soprattutto d’isolamento, in cui mio papà era stato lasciato dalla politica del tempo. Eravamo consapevoli ma per me che ero sua figlia era invincibile ed ero convinta che anche in quella situazione così complessa ce l’avrebbe comunque fatta”. Lo ha detto Simona Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a margine della commemorazione per il 42esimo anniversario dell’attentato di via Isidoro Carini.


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