Sono circa 4mila i migranti sbarcati a Lampedusa negli ultimi quattro giorni. Lo ha detto il comandante della capitanerie di porto dell’isola, Antonio Morana, spiegando che 214 sono giunti dalla mezzanotte ad ora su cinque diverse imbarcazioni, l’ultima delle quali è entrata nel porto verso le 14. Attualmente in mare, al largo dell’isola vi è una nave della Marina Militare e un pattugliatore della Guardia Costiera, mentre sono diversi i velivoli, sia delle Capitanerie di Porto e sia della Guardia di Finanza, che perlustrano continuamente il tratto di mare tra le coste africane e la Sicilia.
Alle 18,30 sono dieci le imbarcazioni cariche di immigrati dirette verso l’isola di Lampedusa. Lo ha detto all’Ansa il comandante della capitaneria di porto dell’isola, Antonio Morana, sottolineando che la più vicina di queste e a circa 40 miglia che potrebbe arrivare in serata, prima di mezzanotte. A bordo ”diverse decine di immigranti” su ogni imbarcazione, ha aggiunto.
Le imbarcazioni sono state avvistate dagli aerei della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che pattugliano costantemente il tratto di mare tra le coste africane e la Sicilia. La piu’ vicina, a una quarantina di miglia da Lampedusa, dovrebbe impiegare circa 5-6 ore per raggiungere l’isola mentre la piu’ lontana si trova attualmente a 70 miglia. Non e’ detto, peraltro, che tutte giungano a Lampedusa perche’ e’ possibile, come gia’ avvenuto, che gli stessi pattugliatori tunisini inducano le imbarcazioni piu’ vicine alle coste africane a tornare indietro.
C’e’ anche una tendopoli da allestire in Sicilia fra gli interventi promossi dal governo per far fronte all’emergenza umanitaria successiva all’arrivo di migranti tunisini a Lampedusa. Da domani sarà realizzata ed organizzata dalla Croce Rossa Italiana nel comune di Rosolini, in provincia di Siracusa, per accogliere i migranti tunisini giunti nelle ultimi ore a Lampedusa. Lo rende noto la stessa organizzazione di volontariato italiana precisando che la tendopoli, alla quale saranno destinati i migranti giunti da Lampedusa a Porto Empedocle (circa 500), sorgerà in un’area della protezione civile. Questa struttura sara’ completamente gestita dal comitato provinciale della Croce Rossa Italiana di Siracusa. Dall’inizio dell’emergenza, la Cri ha assistito 1136 migranti tunisini, 669 nel centro di accoglienza di Crotone e 467 in quello di Porto Empedocle. Nella tendopoli di Rosolini, i migranti riceveranno assistenza sanitaria, vestiario, alloggio e pasti.
Intanto “meraviglia” e “sorpresa” per la mancata riapertura del Centro di accoglienza di Lampedusa vista la situazione di emergenza sull’isola è stata espressa dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). ”Nonostante sia in atto un grosso sforzo logistico – dice la portavoce italiana, Laura Boldrini – è difficile trasferire in tempo reale tutti coloro che arrivano: ci sono quindi delle persone che rimangono all’aperto sul molo in attesa di trasferimento”. Per questo, aggiunge, ”sarebbe auspicabile che queste persone dopo ore di traversata in mare, al freddo, possano ricevere assistenza all’arrivo, nel luogo di primo approdo”. ”Tanto più – sottolinea ancora l’Unhcr – che sull’isola vi è un centro ben collaudato e strutturato per queste emergenze”. L’Alto commissariato ha inviato a Lampedusa degli operatori per fornire assistenza e collaborare alla gestione della difficile situazione.
Alle 17,20 il sindaco De Rubeis torna a parlare: ”L’esodo registrato in questi ultimi giorni verso Lampedusa, oltre 3 mila persone in meno di tre giorni, è di proporzioni bibliche. Un numero mai raggiunto in passato. Eppure stiamo gestendo questa emergenza senza clamori né allarmismi”. “Stiamo lavorando da tre giorni senza sosta per garantire a tutti un tetto e un pasto caldo. Abbiamo messo a disposizione tutte le strutture a nostra disposizione. Per ospitare al meglio una quindicina di donne ed alcuni bambini, abbiamo utilizzato i locali di una cooperativa sociale. Mercoledì prossimo -conclude il sindaco- dovrei incontrare il Ministro degli Interni Roberto Maroni per fare il punto della situazione ma prima deve finire lo stato di emergenza a Lampedusa. Fra qualche ora arriverà il personale della protezione civile per darci una mano”.
Alle 16,30 altre otto imbarcazioni cariche di extracomunitari erano dirette verso Lampedusa, l’isola presa d’assalto negli ultimi giorni da migranti in fuga dal Maghreb. Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma si parla di otto imbarcazioni di varia grandezza che si troverebbero attualmente ad una quarantina di miglia da Lampedusa, dove potrebbero arrivare in serata.
Sarà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato per giovedì al Viminale a decidere sulla riapertura del centro di prima accoglienza di Lampedusa, dopo il boom degli sbarchi degli ultimi giorni di migranti dalle aree in crisi del Maghreb. E’ quanto si apprende da fonti del Viminale. Intanto i massicci arrivi stano mettendo a dura prova la capienza dei centri di identificazione ed espulsione (Cie) e dei centri richiedenti asilo (Cara) di diverse località italiane presso cui sono stati smistati i migranti: c’è praticamente il ‘tutto esaurito’ e si stanno allestendo tendopoli per ospitare i nuovi arrivati.
Alle 15,15 duecento immigrati giunti nelle scorse ore a Lampedusa hanno lasciato l’isola a bordo della motonave Palladio della Siremar diretta a Porto Empedocle. Tra i clandestini, tutti uomini e in gran parte di nazionalita’ tunisina, anche 53 minorenni. Prosegue, dunque, il ponte aereo e marittimo che sta trasportando in diversi centri di accoglienza sul territorio nazionale gli immigrati sbarcati a Lampedusa. Secondo le stime delle forze di polizia, salvo ulteriori sbarchi, in serata tutti quanti potrebbero aver lasciato l’isola.
Alle 14,30 nuovo sbarco di clandestini a Lampedusa. Sono 44, secondo quanto si è appreso, gli immigrati appena sbarcati. La loro piccola imbarcazione è stata ormeggiata al molo Favarolo e gli extracomunitari sono stati assistiti dal personale del consorzio ”Lampedusa accoglienza”, che li trasporterà – dopo le viste mediche attualmente in corso – in una delle strutture dell’isola messe a disposizione per fronteggiare l’attuale emergenza. Sono stati scortati dalla Guardia di Finanza che li aveva intercettati stamani intorno alle 10,30. I migranti erano stipati su una piccola imbarcazione di una decina di metri che potrebbe provenire dalla Tunisia, ma forse anche dalla Libia. Le condizioni del mare sono calme.
Alle 14,00 sono circa 1.200 gli immigrati attualmente ancora presenti sull’isola di Lampedusa. E’ quanto si apprende dai Carabinieri, secondo i quali in serata e’ possibile che tutti quanti possano essere trasportati in vari centri di accoglienza sul territorio nazionale. ”E’ quello che auspichiamo e, se le cose continuano cosi’, dovremmo riuscirci”, spiega il capitano Giuseppe Asti. Vari voli straordinari sono infatti in programma e, tra poco, salpera’ per Porto Empedocle una nave che trasportera’ circa 200 immigrati.
I circa 1.200 immigrati sono in gran parte uomini e quasi esclusivamente di nazionalita’ tunisina: solo 56 i minorenni, che tra poco verranno imbarcati sulla nave per Porto Empedocle. Sono attualmente in attesa sulla banchina del porto insieme ad un gruppo di circa altre 150 persone. Tutto avviene sotto il controllo delle forze di polizia – carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato – con l’assistenza del personale di ”Lampedusa accoglienza”, l’associazione che gestisce il Cpt di Lampedusa attualmente chiuso. ”Gli immigrati sono attualmente distribuiti in tre diversi siti: alcuni locali del Comune, la Casa Fratenita’ della parrocchia e l’aeroporto”, spiega il maresciallo Donato De Tommaso, comandante della stazione dei carabinieri. Finora non c’e’ stato alcun problema di ordine pubblico e sia le procedure di sbarco a Lampedusa, sia quelle di successivo imbarco degli immigrati sugli aerei o sul traghetto per Porto Empedocle si sono svolte senza alcun problema, se non quelli legati alla gestione di un flusso di migranti cosi’ straordinario. A questo riguardo, le forze dell’ordine locali hanno ricevuto proprio in queste ore rinforzi.