Scoppia la guerra della Catania-Ragusa, la guerra dell’autostrada. L’esca è data da una dichiarazione in casa Pdl. Dice Innocenzo Leontini: “Il governo della Regione ha tradito le aspettative della provincia per il raddoppio della statale 514 Ragusa-Catania perché l’assessore Pier Carmelo Russo ha confermato al dirigente del ministero delle Infrastrutture Ercole Incalza la revoca di parte del finanziamento pubblico in quota alla Regione per il “progetto di finanza” già approvato dal Cipe che ammonta a 253 milioni di euro. Ho avuto la conferma dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Russo non solo ha revocato il finanziamento regionale, ma ha chiesto al governo nazionale di fare altrettanto, procedendo alla revoca del finanziamento statale. Operando così, di fatto, si blocca la procedura per l’individuazione del concessionario dell’opera. E’ bene che si sappia allora chi vuole l’autostrada Ragusa-Catania e chi frappone ostacoli alla definizione dell’iter procedurale. D’altronde, non c’è da meravigliarsi, perché il governatore Lombardo lo aveva annunciato il 16 dicembre scorso, venendo a Ragusa, che era profondamente contrario al progetto di finanza; purtroppo, qualcuno ha sperato inutilmente che cambiasse idea. Così non è stato ed è arrivato il momento di far sentire la voce del territorio nelle sedi opportune”.
La risposta del governatore dal suo blog: “E’ raccapricciante la sistematica opera di mistificazione che Innocenzo Leontini conduce anche sulla vicenda relativa all’autostrada Catania Ragusa. Nessuno, per conto dell’amministrazione regionale, ha revocato il finanziamento per quell’infrastruttura. Anzi sollecitiamo ancora una volta il ministro Matteoli e l’Anas a procedere con le attività necessarie alla realizzazione dell’opera, dal momento che il Governo nazionale ha comunicato la possibilità di utilizzare i Fas 2007-2013, nella misura di 200 milioni di euro, per quanto di copertura regionale. Contrariamente a quanto i soliti detrattori insinuano, non ho mai fatto né immaginato di fare alcuna pressione per ostacolare il finanziamento dell’opera. Nell’interesse dei siciliani e dei residenti nell’area in cui insiste questa importante infrastruttura, ho chiesto elementi di conoscenza in merito ad un piano industriale che non conosciamo abbastanza (quantità dei pedaggi e durata del contratto utile a consentire il rientro dell’investimento di parte privata).
Si metta il cuore in pace Leontini e cerchi altri argomenti per la campagna elettorale. Se proprio ha altro fiato da spendere faccia proprie le nostre richieste e si rivolga anche lui al Ministro Tremonti considerato che il titolare del dicastero dell’Economia, con meno di 5 milioni di euro, potrebbe consentire l’avvio delle attività sull’aeroporto di Comiso”.