Il pm della Dda di Palermo, Paolo Guido, ha chiesto 20 anni di reclusione per Salvatore Messina Denaro, fratello del boss latitante, Matteo, imputato nell’ambito del procedimento “Golem” scaturito da un’operazione di polizia tendente a scardinare la rete di protezione attorno alla primula rossa.
Il pm ha inoltre chiesto 10 anni per Andrea Craparotta, 6 per Matteo Filardo e 4 per Raffaele Arimondi. I quattro hanno optato per il rito abbreviato davanti al gup Lorenzo Matassa.
Secondo l’accusa Salvatore Messina Denaro reggerebbe le sorti della cosca mafiosa di Castelvetrano (Trapani) in assenza del fratello super latitante: proprio per il ruolo di vertice ricoperto all’interno del clan la Dda di Palermo ha chiesto la condanna a 20 anni in abbreviato. L’imputato era stato arrestato assieme ad altri 17 fiancheggiatori del padrino trapanese nel 2010. I tre coimputati di Messina Denaro sono accusati, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni, associazione mafiosa e tentata estorsione. Il processo è stato rinviato all’8 luglio per le conclusioni dei difensori.