Catania fallito, i tifosi sperano ancora: "Risorgeremo" Live Sicilia

Catania fallito, i tifosi sperano ancora: “Risorgeremo”

Il sindaco Pogliese, la tradizione del club e i timori per il futuro: "Ripartire da basi solide"

CATANIA – Sui muri dello Stadio Massimino, quello di “Clamoroso al Cibali”, c’è una sfilata di murales che celebra la storia del Calcio Catania attraverso i suoi personaggi più importanti. Ma ora quella storia, con la notizia ufficiale del fallimento della squadra, finisce contro un muro grigio. E per quanto la stessa città di Catania sia tanto abituata a risorgere dalle proprie ceneri da avere adottato un motto, Melior de cinere surgo (Rinasco dalla cenere ancora più bella), che esprime l’essenza stessa dei catanesi e del loro rialzarsi di fronte a qualsiasi schiaffo, quella del Calcio Catania sembra essere stato un colpo davvero brutto. Se fosse pugilato, in questo momento l’intera città di Catania sarebbe al tappeto, a fine conteggio. Non c’è più match. Bisogna ricominciare da capo, ma è difficile anche pensare a come potrebbe succedere.

Solo che questo è calcio, è un gioco di squadra, e questa è Catania. Dunque, tra le migliaia di reazioni che arrivano alla notizia del fallimento del Calcio Catania, si fa strada la speranza che un giorno i rossoblu torneranno, magari ai fasti di qualche tempo fa.

Il sindaco tifoso

È il desiderio che esprime il sindaco Salvo Pogliese, che di Catania è il sindaco e del Calcio Catania è un noto e appassionato tifoso. Pogliese affida i suoi pensieri a un sentito post su Facebook in cui trapelano la tristezza per il colpo ricevuto e la volontà di lavorare, anche nel suo ruolo istituzionale, perché il Calcio Catania, il suo patrimonio simbolico ed economico, non vada perduto per sempre.

“Sulle tristi vicende del Calcio Catania non posso che vivere sensazioni ed emozioni contrastanti – scrive Pogliese – da una parte c’è il tifoso, il ragazzo che seguiva in trasferta la squadra del cuore, il ‘curvaiolo’ innamorato del Catania 1946 e della ‘storia’ difficile e tormentata della matricola 11700; e per quel ‘ragazzo’ una storia è finita, per sempre, e ne sento tutta la tristezza. Da Sindaco, invece, ritengo di dover ancora fare quanto è nelle mie facoltà perché la storia sportiva calcistica del Catania e di Catania possa ripartire su basi solide, con un progetto serio e professionalità adeguate, senza avventurieri o sciacalli a contendersi i resti”.

“A chi penserà o scriverà che ci sono cose più importanti del Calcio Catania dico che forse hanno anche ragione – scrive ancora Pogliese – dimenticano, però, che intorno a una squadra non si muovono solo sentimenti e senso di appartenenza (e non è proprio pochissimo…), ma famiglie che lavorano nell’indotto e lavoratori e lavoratrici che andranno in difficoltà; c’è l’immagine di una Città che sulla squadra di vertice costruisce visibilità e marketing territoriale”

Pogliese conclude: “È stata una bella storia, Catania 1946. Melior de cinere surgo”.

Il mondo sportivo

Se la reazione del tifoso e del sindaco possono non arrivare inaspettate, c’è però tutto un mondo sportivo a cui il fallimento del Catania fa esprimere rammarico, tristezza, speranza. Per Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, “siamo di fronte alla storia del calcio italiano, di un grande club, siamo di fronte alla passione di migliaia di tifosi, nella città e nel mondo. Da parte nostra c’è grande preoccupazione ma anche grande attenzione perchè la storia non finisca”. Un monumento dello sport italiano come la Gazzetta dello Sport comunica sui propri canali social la notizia citando i 75 anni di storia e mette simbolicamente i colori del club, mentre è una vera e propria dichiarazione d’amore quella che fa Marco Biagianti, ex centrocampista del Catania, che in un tweet scrive “Il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai. Ricordati, dovunque sei, se mi cercherai, sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai. Ti amo”.

Come sempre, però, è dai tifosi che arrivano i commenti più sentiti. Sono migliaia, sparsi su tutti i social, e in molti pubblicano le proprie foto al Massimino, da bambini o da adulti, sempre con i colori rossoblu addosso. “Ti ho seguito sempre senza mai esitare”, dice un tifoso, proseguendo “con il fuoco dell’Etna nelle vene ci siamo sempre rialzati…. 75 anni di storia non si cancellano”. Mentre un altro tifoso commenta citando i murales delllo stadio che rappresentano la storia del Calcio Catania: “Il fallimento di oggi mette sconforto soprattutto per la consapevolezza che chissà quanto passerà prima che quei volti potranno essere aggiornati”. Questo è il più grande timore, quello a cui i tifosi chiedono di rispondere: che una lunga storia non venga cancellata in tribunale.


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