Finisce alla Procura di Palermo la lite tra le due eurodeputate dell’Italia dei Valori, Sonia Alfano, e del Pdl, Licia Ronzulli, che non ha gradito l’appellativo di “procacciatrice di arcorine, certosine e grazioline” con cui la collega dell’Idv l’ha definita, facendo riferimento al suo presunto ruolo di reclutatrice di ragazze per le feste dell’ex premier Silvio Berlusconi. Ronzulli si è rivolta alla magistratura querelando per diffamazione Alfano e chiedendo l’oscuramento del blog della parlamentare e quello del partito in cui le frasi “infamanti” erano state riportate. Il pm di Palermo Geri Ferrara, competente in quanto Alfano risiede nel capoluogo siciliano, si è opposto alla richiesta facendo riferimento alle prerogative costituzionalmente tutelate del parlamentare per le opinioni espresse nell’esercizio delle funzioni. Ma il gip ha dato ragione alla querelante e ha oscurato il blog. Un duello a colpi di istanze giudiziarie risolta dal tribunale del riesame che ha accolto la tesi della Procura e ha riattivato sito e blog. La questione tra le due litiganti, però, non finirà così perché davanti al magistrato sfileranno, per essere interrogate, le frequentatrici dei festini con l’ex premier Berlusconi. Il pm, infatti, che deve indagare sulla presunta diffamazione dovrà accertare se quanto scritto da Alfano sia vero: insomma, se la Ronzulli ha realmente procacciato donne al premier e se i festini hard ci furono.
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