Giambrone: "Le primarie dell'inciucio" - Live Sicilia

Giambrone: “Le primarie dell’inciucio”

Palermo 2012
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Il segretario regionale del Pd Lupo farebbe bene a smetterla di attaccare la coerenza di Italia dei Valori che certamente vuole l’unità di tutto il centrosinistra, ma sulla base di discriminanti etiche e programmatiche che escludano patti scellerati con Lombardo e con chi in questi anni ha massacrato Palermo.”  E’ quanto dichiara Fabio Giambrone, segretario regionale di Italia dei Valori. “Una posizione chiara la nostra che ci siamo espressi da oltre un anno e da oltre un anno ci siamo impegnati, mentre il Pd era assente e latitante, per costruire primarie vere, cioè strumento di cambiamento e di partecipazione. Ricordiamo a Lupo – continua Giambrone – che le sue non potranno essere primarie del centrosinistra perchè non solo IdV ma anche altre forze politiche dello schieramento hanno annunciato di defilarsi per le stesse ragioni, e perchè esse, se ambigue mortificano, tra l’altro, il ruolo della società civile palermitana, tanto civile che non accetta di ritrovarsi, alle primarie sotto i panni di candidati del Pd, e all’eventuale ballottaggio direttamente con le loro facce, coloro che insieme a Cammarata e al centrodestra hanno incivilmente devastato Palermo.

“Lupo sa che dentro il suo partito – prosegue – esiste una maggioranza riferibile all’area di Cracolici e Lumia che hanno espressamente dichiarato che non intendono appoggiare candidati che escludono l’allargamento dell’alleanza alle forze moderate ed autonomiste. Lupo sa inoltre che ben due candidati alle primarie sono esponenti del suo partito (Faraone e Terminelli) che hanno considerato strategico accordarsi con Lombardo e con quelli che sono stati gli alleati di Cammarata. Quindi quelle che si profilano – conclude Giambrone – sono primarie truffa, primarie cioè subalterne all’inciucio con Lombardo e che vedono coinvolti coloro che hanno massacrato Palermo in questi anni o, nella migliore delle ipotesi, primarie in cui si scontrano posizioni incompatibili con il rischio che le vinca chi quell’accordo vuole”.


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