Assistenza sociale al palo in alcuni comuni del distretto termitano - Live Sicilia

Assistenza sociale al palo in alcuni comuni del distretto termitano

Braccio di ferro tra il sindaco di Termini Maria Terranova e alcuni primi cittadini del comprensorio appartenenti al distretto socio sanitario 37
PROVINCIA DI PALERMO
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PALERMO – E’ interrotto dallo scorso primo gennaio il servizio di assistenza sociale e di contrasto alla povertà di alcuni comuni del Palermitano che fanno parte del distretto socio-sanitario 37, tra cui Termini Imerese, capofila. Sono, infatti, scaduti lo scorso 31 dicembre i contratti degli operatori che hanno garantito il servizio grazie ad una selezione di un paio di anni fa, attraverso un’agenzia interinale.

E’ braccio di ferro tra il sindaco Maria Terranova (M5s) e i colleghi di Trabia, Aliminusa, Caccamo, Caltavuturo, Montemaggiore, Sciara e Sclafani Bagni, che dopo mesi di interlocuzione con l’amministrazione comunale di Termini Imerese, denunciano la illegittimità del bando pubblicato alla fine di ottobre scorso per l’assunzione diretta di assistenti sociali ed educatori professionali che dovrebbero operare nel comprensorio. Finora i sindaci si erano limitati a fare un atto di indirizzo per chiedere la revoca in autotutela dell’avviso che in sostanza intende assumere le figure professionali ex novo, senza nemmeno un esame orale, senza tutelare i lavoratori.

Ma i sindaci non ci stanno e accusano l’amministrazione Terranova di avere agito senza alcuna autorizzazione da parte del Comitato che li rappresenta, parlano di illegittimità del bando e ne chiedono l’annullamento, promettendo di adire le vie legali. Sulla questione è intervenuta anche la Cgil che, nel denunciare “l’atto di arroganza costruito dal comune di Termini Imerese”, chiede all’assessorato regionale della Famiglia e politiche sociali di nominare un commissario ad acta “per annullare ab origine il procedimento e l’attuale avviso di selezione”, ma anche “la proroga dei contratti dell’attuale personale”.

“L’incapacità politica della amministrazione – dice Licia Fullone, capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia – è certificata, già due mesi fa in consiglio comunale avevamo paventato il rischio di impugnazione del bando, con conseguenti danni economici per l’ente, e avevamo chiesto maggiore attenzione per il comitato dei sindaci. Non ricordiamo un caso simile in cui tanti comuni del comprensorio si siano coalizzati contro quello di Termini Imerese. Un pessimo primato per l’amministrazione M5s-Pd. E’ interruzione di pubblico servizio, si trovi una soluzione”, conclude Fullone.


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