Mafia, sequestro nell'Agrigentino: colpo da 750mila euro Live Sicilia

Mafia, sequestro nell’Agrigentino: colpo da 750mila euro

In azione la polizia
PALMA DI MONTECHIARO
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AGRIGENTO – Settecentocinquantamila euro tra conti correnti, rapporti bancari, mini-car e anche una lussuosa villa in stile hollywoodiano con piscina e statue raffiguranti leoni all’ingresso. Questo l’importo del sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, nei confronti di Nicola Ribisi, 42 anni, ritenuto uno dei membri di maggior spessore all’interno della famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro.

Il provvedimento, disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo presieduto da Raffaele Malizia su proposta del questore di Agrigento Rosa Maria Iraci, riguarda 7 rapporti bancari/finanziari, una mini-car, una villa residenziale con piscina costruita senza autorizzazione dal 2007 al 2008. Un cognome “storico” quello dei Ribisi nel panorama della criminalità organizzata agrigentina soprattutto durante la guerra di mafia con la Stidda.

La proposta di sequestro, finalizzata alla confisca dei beni, deriva dall’ultimo arresto di Nicola Ribisi eseguito dalla Squadra Mobile di Agrigento avvenuto nel settembre 2009 e che ha portato ad una condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione per associazione mafiosa e in particolare per essere stato incaricato dai vertici di Cosa Nostra di riorganizzare la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro. Pochi giorni dopo il suo arresto l’allora presidente dell’Akragas, prima squadra di calcio della città di Agrigento, gli dedicò la vittoria di una partita del campionato di Eccellenza.

“Acclarata la posizione di Nicola Ribisi per l’applicazione di una misura di prevenzione – scrivono dalla sezione anticrimine della questura di Agrigento – l’indagine sui flussi economici ha riguardato il suo nucleo familiare e quello della madre, prendendo in esame un periodo di circa 15 anni, dal 2005 al 2020, evidenziando una sproporzione tra i redditi dichiarati e le spese accertate in particolare per edificare abusivamente su un terreno agricolo con pertinente magazzino di 24mq acquistato per un importo di 25 mila euro una villa di 252mq vista mare con piscina e assicurata per calamità per un controvalore di 750 mila euro”.

“La villa è stata costruita abusivamente, senza alcun titolo che risultava un terreno agricolo con casolare e che oggi ha una assicurazione per calamità naturali dal valore di 750 mila euro – spiega il dirigente dell’Anticrimine De Girolamo a margine della conferenza stampa – e che all’ingresso presenta tre sontuosi leoni che possono assumere un significato particolare in questo tipo di ambienti. Il sequestro assume senz’altro un valore simbolico e riafferma la presenza dello Stato in un territorio ad elevatissima densità mafiosa”.


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