Immagina una città attraente Massimo Costa. La immagina e ce la fa vedere in immagini proiettate sullo schermo alle sue spalle. Nella quarta ed ultima puntata del programma il candidato sindaco parla dell’obiettivo che vuole perseguire. E si parte dal progetto mare: “Il waterfront costituirà il punto di partenza. Palermo smetterà di volgere ostentatamente le spalle al mare”. Cita Sciascia ed elenca i punti programmatici: verrà riqualificato il porto di Sant’Erasmo, riconvertito l’edificio Padre Messina, verranno creati 500 posti barca nel porto della bandita, riqualificata la zona nord per poi passare alla zona che va dall’Arenella al Roosevelt, verrà creato un osservatorio della biodiversità marina ed ampliato il porto.
Mondello verrà pedonalizzata, verranno create delle zone a traffico limitato e dei parcheggi a supporto di una viabilità diversa. A Sferracavallo verranno congiunte la via Nicoletti con la via Tritone. Ma la grande novità sta nel potenziamento del trasporto urbano marittimo: “Vogliamo una Palermo che viva sull’acqua. E che questa cosa non sia appannaggio di chi ha una barca privata. Vogliamo creare gli autobus del mare. E questo sarà anche una straordinaria occasione turistica”.
La cultura sarà la protagonista della città. “Palermo è la moltiplicazione di 15 etnie, culture ed epoche diverse. Il turismo va organizzato, si deve creare un circuito integrato e si devono razionalizzare l’offerta culturale che deteniamo”. Sarà creato l’Uripe (Ufficio per la cooperazione con l’Unione Europea sulle opere pubbliche) e i teatri, i musei – da quelli più grandi fino ai più piccoli – devono tonare a essere strumento di internazionalizzazione “per dare appeal a questa città, le tradizioni verranno restituite ai palermitani e il politecnico del mediterraneo diventerà il polo di eccellenza del sapere”.
E si parla di arte, musica, cinema, gastronomia: “Organizzeremo dei festival, riprenderemo in mano il progetto Palermo apre le porte; rientreremo nei circuiti internazionali della musica con la riapertura del Palasport e riapriremo il piazzale dei matrimoni in disuso per ora”. Partire dalla realtà quotidiana per valorizzare la città, per creare una nuova identità e un’alternativa alla grande distribuzione. Proiettato per la prima volta il brand per Palermo e per i suoi mercati storici.