La Procura presso il Tribunale di Gela ha concluso la fase delle indagini preliminari, condotte dal Commissariato di Polizia, con la richiesta di rinvio a giudizio di tre indagati coinvolti, a vario titolo, per i gravi fatti avvenuti la notte del 28 gennaio 2021, quando un’auto in movimento venne raggiunta da diversi colpi d’arma da fuoco esplosi da una finestra. L’agguato avvenne in pieno centro abitato, a Gela, e una delle due persone che si trovavano a bordo del mezzo fu colpita di striscio da uno dei proiettili esplosi dall’abitazione degli indagati. Al centro delle indagini una lite per futili motivi. Nel corso dell’intervento della Polizia, due agenti riportarono gravi lesioni.
Gli indagati
Nello specifico nei confronti di D.A.F., classe ’95, al momento detenuto per altra causa, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per tentato omicidio aggravato poiché, dalla finestra della propria abitazione, avrebbe esploso più colpi d’arma da fuoco con una pistola calibro 7,65, uno dei quali raggiunse di striscio uno degli occupanti l’auto, bersagliata da svariati proiettili sul lato anteriore, sul parabrezza e sul finestrino anteriore lato destro. I tre dovranno rispondere dei reati di violenza e lesioni aggravate in concorso a pubblico ufficiale, in quanto aggredirono gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti immediatamente dopo l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, per sedare una rissa scatenatasi in seguito all’agguato, tra chi sparò e chi fu raggiunto dai colpi, e per eseguire delle perquisizioni volte alla ricerca di armi. Tra i molteplici capi d’imputazione contestati agli imputati anche alcune azioni minatorie commesse con l’impiego di armi.