PALERMO – “Abbiamo chiuso alla Vucciria perché un tempo era un polo commerciale e l’attività produttiva brulicava in questo quartiere. Qui – dichiara Fabrizio Ferrandelli durante la chiusura della campagna elettorale per le amministrative del 12 giugno – c’è un cuore pulsante di una Palermo che vuole tornare a splendere. Una delle nostre civiche si chiama ‘E tu splendi’ riprendendo le parole di Pasolini. Palermo vuole tornare a splendere e le daremo questa opportunità. Ai dibattiti abbiamo parlato di progetti e ci siamo sempre dimostrati pronti a governare la città. In queste ultime ore i due avversari litigano, io ritengo che i palermitani siano più intelligenti e siano attenti a capire chi vuole fare cosa. Io voglio battere Lagalla e Miceli sulla proposta politica, non sulla delegittimazione. Siamo dalla parte giusta”.
“Abbiamo le ultime 48 ore e in queste ore dobbiamo convincere gli indecisi. I palermitani sono delusi. Durante la pandemia gli imprenditori sono stati lasciti soli e hanno avuto l’amara sorpresa di vedere il Comune utilizzare per il bilancio i soldi del fondono covid. In questi mesi ho parlato con i dipendenti delle partecipate, a loro dico di stare tranquilli perché nessuno di loro rischierà il posto, anzi si dovrà ripartire da loro che garantiscono servizi alla città. I palermitani meritano la trasparenza e la verità da chi si candida a fare il sindaco. Palermo ha tanti problemi. Ho guardato in faccia i palermitani e detto loro che il 12 giugno si vota il sindaco dei prossimi dieci anni ed è una scelta che può dare una speranza questa città o darle la mazzata. Il miliardo di deficit che lascia l’amministrazione non sarà da poco. Sappiamo cosa fare per rimettere in moto la città. Cosa ha fatto Lagalla da assessore per garantire ai nostri figli un futuro migliore? – si chiede Ferrandelli tra la folla che lo applaude e lo incita -. Palermo ha la percentuale più alta di povertà educativa. Abbiamo incontrato i percettori del reddito di cittadinanza e ho spiegato loro come impiegarli per tenere le scuole aperte. È indecente vedere zone che dovrebbero essere impiegate a verde ma sono piene di spazzatura. Ieri allo zen ho visto il fumo di rifiuti accatastati. A Palermo i diritti civili saranno salvaguardati. Ripartiamo dalle periferie e dai mercati abbandonati”.
Durante la chiusura della campagna elettorale Ferrandelli ha presentato un pupazzo raffigurante Harry Potter regalatogli dalle figlie: “Questo – mi hanno detto – mi aiuterà a fare ‘il guardiano della città’ e lo porterò con me a Palazzo delle Aquile per ricordarmi l’impegno dedicati ai bambini e i giovani di questa città. Abbiamo preso in prestito da loro questa Terra. Nei quartieri mi hanno detto ‘Fabrizio noi vogliamo votare per te perché conosci la città e perché sceglieremo il sindaco dei prossimi 10 anni, quando tu avrai 50 anni, gli altri saranno ultra ottantenni’. So che gli elettori sono intelligenti e sono sicuro che domenica voteranno per le persone per bene. Vi chiedo – conclude Ferrandelli tra gli applausi assordanti – di torturare tutti i palermitani e le palermitane in queste ore e dirgli che non possiamo rischiare di sbagliare ancora una volta. Palermo, alla fine di questa campagna elettorale, mi conosce ancora come Fabrizio e non come consigliere. Consegniamo alla città un sindaco di prossimità che non ti guarda dall’alto al basso. Domenica ‘scunziamo’ tutto, mandiamo a casa decenni dopo cattiva amministrazione e il popolo, con me, entrerà a Palazzo delle Aquile. A testa alta, schiena dritta e con le mani pulite. Ci riprendiamo l’orgoglio di essere palermitani”.