Pochi minuti dopo la nomina di Aricò e Spampinato, il governo non è più puramente “tecnico”. Per questo motivo, il Pd si starebbe preparando alla fuoriuscita dalla giunta, con le possibili dimissioni dei cosiddetti assessori “di area”. Questo, almeno, è quanto si intuisce dalle parole del capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici.
“La nomina di esponenti politici in giunta – ha detto – ha chiuso l’esperienza del governo tecnico. Prendiamo atto che Lombardo ha mutato la natura del governo regionale, conseguentemente cambia il rapporto fra il Pd e il governo. Mercoledì – ha aggiunto – convocherò il gruppo parlamentare del Pd all’Ars per valutare, insieme con il partito, la nuova situazione”.
E il deputato regionale Davide Faraone rincara la dose: “Con Lombardo in questi ultimi mesi di legislatura, – ha detto – vedremo cose che noi umani non avremmo mai potuto immaginare. Vi sembra normale – ha aggiunto – che un presidente che ha annunciato le dimissioni, faccia un rimpasto di governo e inserisca nella squadra due parlamentari? Non é questo un chiaro segnale di chi pensa di concludere la legislatura e rimangiarsi le dimissioni? Io credo – ha concluso Faraone – che il Partito Democratico debba presentare subito una mozione di sfiducia all’Ars e preparare l’alternativa”.
“La stagione del governo Lombardo-Cracolici – ha detto invece Serena Potenza, consigliera della quarta circoscrizione di Palermo e componente della segreteria provinciale del Pd di Palermo – si è esaurita: sfiduciamo entrambi dopodomani. Si dia voce al vero Pd, agli iscritti e ai simpatizzanti che non sopportano più di essere messi all’angolo solo perché qualcuno vuole rimanere appiccicato alla poltrona”. Lo dice
“Il Pd è una cosa seria – aggiunge – un progetto che vuole rinnovare la politica e dare risposte ai siciliani. Un ‘idea che è antitetica al ‘Lombardismo’ e che non c’entra nulla con il Partito Democratico degli ultimi tre anni in Sicilia Mi aspetto che il Pd all’Ars sfiduci Cracolici – conclude – e un minuto dopo mandi a casa il presidente della Regione, Raffaele Lombardo”.