La parabola di Turriciano| Ieri candidato, oggi arrestato - Live Sicilia

La parabola di Turriciano| Ieri candidato, oggi arrestato

Inchiesta sul cemento depotenziato. Tra gli arrestati c'è pure Antonino Turriciano, candidato al Consiglio comunale con il Movimento per l'autonomia.

A Palermo tentò la corsa con l'Mpa
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Ieri candidato, oggi arrestato. Antonino Turriciano, coinvolto nell’inchiesta sul cemento depotenziato, ha provato la corsa a Palazzo delle Aquile all’ultima tornata elettorale.

Classe 1958, nato a Castellammare del Golfo, residente a Bolognetta e candidato al consiglio comunale di Palermo. Turriciano ha racimolato 104 voti nelle liste dell’Mpa, il partito di cui è leader il governatore Raffaele Lombardo. Ad un mese dalla mancata elezione, ora si trova costretto a difendersi dall’accusa di avere falsificato una serie di verbali.

Ad inchiodarlo sarebbe la consulenza chiesta dalla Procura. “E’ emerso che Antonino Turriciano e Pietro Sacco – si legge nel parere dell’esperto inserito nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari -, assistenti del direttore dei lavori Leonardo Tallo e quindi pubblici ufficiali hanno registrato in sette distinti giorni, dal 14 al 23 maggio 2007, un prelievo di calcestruzzo, sebbene in tali giorni non siano state eseguite forniture”. “Ebbene emerge in tutta evidenza – prosegue il consulente – la falsa attestazione di Turriciano e di Sacco atteso che i calcestruzzi esaminati non sono conformi alle prescrizioni progettuali, mostrando valori di resistenza significativamente inferiori, con una differenza media superiore al 40 per cento”.

I due pubblici ufficiali per conto del Genio civile avevano il compito di controllare la qualità del materiale utilizzato. Solo che i controlli sarebbero rimasti solo sulla carta. E per giunta falsificati.


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