PALERMO – Duro commento delle associazioni datoriali del mondo della formazione al bando pubblico da 31 milioni con cui la Regione siciliana stanzia le risorse per i trienni dei corsi Iefp, i corsi professionali sostitutivi della scuola tradizionale. In una nota congiunta Anfop Sicilia, Asef, Cenfop Sicilia, Federterziario, Forma.re e Forma Sicilia criticano il governo Musumeci il quale secondo i rappresentanti degli enti si è deciso “di congedarsi nei confronti del settore della Formazione Professionale dai suoi lavoratori e ancor più grave da migliaia di famiglie che hanno l’aggravante di voler fare imparare un mestiere spendibile nel mondo del lavoro ai propri figli. A chi giova tutto ciò?”
“Dallo scorso dicembre – commentano le associazioni datoriali della formazione – le casse della Regione siciliana sono chiuse e migliaia di operatori ancora in attesa di ricevere gli stipendi. Gli enti gestori costretti a fare fronte alla mancanza di liquidità, per altro, scontrandosi con la paralisi amministrativa anche causata dal cambio di guida dell’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale”.
Le associazione criticano l’assessorato che sarebbe responsabile di avere predisposto gli atti utili alla nuova programmazione dell’anno formativo destinato ai minori in obbligo scolastico “senza alcun confronto con le parti sociali e con estremo ritardo, sta predisponendo”.
Un avviso, quello che finanzierà i primi anni del nuovo ciclo di istruzione e formazione professionale, artatamente scritto per impedire a migliaia di giovanii alunni di frequentare un percorso scolastico utile al proprio futuro, scritto da chi ha sempre ostacolato il settore innamorato delle proprie idee in antitesi con la reale esigenza dei giovani alunni siciliani.
Gli enti di formazione minacciano ricorsi in quanto il bando “risulta a rischio di impugnative in sede giurisdizionale, perché privo di quanto disposto dalla recentissima legge regionale sulle variazioni di bilancio, votata anche dall’onorevole Alessandro Aricò. Difformità anche con la convocazione del Comitato per le politiche regionale istituito ai sensi della Legge regionale sulla Formazione professionale”.
Infine l’ultimo timore di Anfop Sicilia, Asef, Cenfop Sicilia, Federterziario, Forma.re e Forma Sicilia “La situazione di stallo amministrativa e le imminenti elezioni politiche – dicono- rischiano di gettare ulteriormente nello sconforto il settore, col rischio di precludere l’avvio dell’anno formativo a migliaia di minori in obbligo scolastico. Chiediamo, al fine di scongiurare centinaia di ingiunzioni di pagamento a danno dell’erario, che vengano sbloccati urgentemente i crediti destinati agli Enti gestori e che venga ritirato l’Avviso di cui al decreto del dirigente generale 1438 del 11 agosto 2022, così da rimuovere le numerose criticità presenti e introdurre le prescrizioni di legge approvate dal Parlamento siciliano”.