“Abbiamo già avviato la rogatoria internazionale che però ha, evidentemente, tempi lunghi. Per questo motivo abbiamo anche chiesto alle autorità egiziane di poterci recare con nostri specialisti a Rashid per ispezionare il motopesca”. L’ha detto all’Ansa il procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Ugo Rossi, che con i sostituti Tommaso Pagano e Claudia D’Alitto sta coordinando la complessa indagine sulla vicenda del motopesca “Fatima II”.
“Se le interlocuzioni avviate andranno in porto e ci verrà consentito – ha aggiunto il procuratore capo Rossi – i nostri magistrati e i nostri investigatori andranno in Egitto con uomini della polizia scientifica e tecnici in grado di leggere la strumentazione di bordo del motopesca”. Il procuratore ha poi assicurato “che da parte dell’autorità consolare ci è stata sin qui fornita la massima e fattiva collaborazione”. Quanto, infine, alla circostanza che ancora oggi non siano giunte le trascrizioni degli interrogatori dei due marittimi che sarebbero stati individuati, nei giorni scorsi, nei dintorni di Rashid e indicati come componenti dell’equipaggio del “Fatima II”, il procuratore ha spiegato “che dalle forze di polizia locale egiziane non abbiamo avuto risposte e anzi è stato anche adombrato il sospetto che non sarebbero state effettuate individuazioni di soggetti riconducibili a questa vicenda. Tutti aspetti che stiamo analizzando e valutando e che potranno avere risposte più compiute se saremo messi nelle condizioni di recarci sui luoghi”.