PALERMO – A pochi minuti dall’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro, fioccano le reazioni del mondo politico, delle associazioni di categoria e di tutte le istituzioni a qualsiasi livello. Un coro di congratulazioni alle forze dell’ordine stanno arrivando alle agenzie di stampa e alle redazioni di tutto il Paese mentre la notizia dell’arresto dell’ultima primula rossa di Cosa Nostra sta facendo il giro del mondo.
“Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato questa mattina al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l’arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la Magistratura”. Lo si legge in una nota del Quirinale.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a quanto si apprende, questa mattina sarà a Palermo. Incontrerà il procuratore distrettuale di Palermo, Maurizio de Lucia, i magistrati che hanno coordinato le indagini e i carabinieri del Ros che hanno eseguito l’arresto di Matteo Messina Denaro.
“Desidero rivolgere il mio sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all’arresto di Matteo Messina Denaro, la cui cattura è una notizia bellissima per la nostra nazione. All’indomani dell’anniversario dell’arresto del Capo dei capi Toto’ Riina, magistratura e Forze dell’ordine hanno inferto oggi un altro colpo durissimo alla criminalità organizzata. Bene così, la lotta alla mafia non conosca tregua”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
“Grandissima soddisfazione per un risultato storico nella lotta alla mafia”. Così il ministro dell’interno Matteo Piantedosi appena appresa la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro al suo arrivo ad Ankara per incontrare il suo omologo turco. “Complimenti – ha aggiunto – alla Procura della Repubblica di Palermo e all’Arma dei Carabinieri che hanno assicurato alla giustizia un pericolosissimo latitante. Una giornata straordinaria per lo Stato e per tutti coloro che da sempre combattono contro le mafie”.
“Oggi è un grande giorno per la Sicilia e per l’Italia intera, l’arresto di Matteo Messina Denaro è un colpo durissimo inflitto alla mafia. Tutti devono sapere che in questa Terra non ci possono essere spazi né di illegalità né d’impunità». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in merito all’arresto del presunto capo di cosa nostra avvenuto questa mattina. “Esprimo a nome mio e della giunta – aggiunge il governatore siciliano – un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine e alla magistratura È la conferma che lo Stato c’è e che prima o poi tutti i mafiosi vengono assicurati alla giustizia. Oggi tutti i siciliani onesti devono festeggiare, da domani sarà opportuna una riflessione per capire come sia stato possibile che uno dei mafiosi più pericolosi sia rimasto in circolazione per più di trent’anni”.
“Palermo e la Sicilia stamattina si sono svegliate con la notizia dell’arresto del capomafia Matteo Messina Denaro: questo sarà un giorno che resterà nella storia del nostro Paese. La cattura del boss rappresenta una grande vittoria dello Stato e una svolta nella lotta che le Istituzioni e le Forze dell’ordine portano avanti nel contrasto al potere mafioso. Il mio sentito ringraziamento va ai Carabinieri del Ros, al procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia e ai suoi collaboratori che hanno condotto le indagini, e a tutte le donne e tutti gli uomini della Magistratura e delle Forze dell’ordine che, negli anni della latitanza del boss, hanno lavorato senza sosta per raggiungere oggi questo risultato”. Lo dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla dopo l’arresto del boss latitante da oltre 30 anni.
“Vince lo Stato! È una giornata meravigliosa per l’Italia. È una giornata di riscatto per la Sicilia. A trent’anni dall’arresto di Riina. Complimenti ai carabinieri dei Ros che non si sono mai fermati per assicurare alla giustizia questo pericoloso latitante”. Lo dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, dopo l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.
“Matteo Messina Denaro finisce qui la sua storia criminale, adesso la Sicilia è più libera. Congratulazioni ai carabinieri del Ros, alla Procura di Palermo che ha diretto l’operazione ed agli apparati dello Stato che hanno permesso questo straordinario successo. Adesso si colpisca la rete dei fiancheggiatori che lo ha protetto nella sua lunghissima latitanza”. Lo dice Antonello Cracolici presidente della commissione regionale Antimafia dopo l’arresto del boss.
“Oggi è una giornata storica per la lotta alla mafia a seguito dell’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro”. Lo afferma il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno. “Desidero complimentarmi e ringraziare le Forze dell’Ordine e tutti gli Organi dello Stato che in questi anni hanno lavorato in silenzio giorno e notte, per assicurare alla giustizia Matteo Messina Denaro. – aggiunge – Per l’Italia, per la Sicilia e per le persone oneste, è un giorno di festa: oggi la giustizia trionfa”.
“Una notizia splendida per la Sicilia e per tutta l’Italia. L’arresto di Matteo Messina Denaro contribuisce a spazzare via quell’aria pesante e quel puzzo di mafia che da troppo tempo soffoca la nostra terra”. Così il sindaco di Salemi Domenico Venuti, che è anche segretario provinciale del Pd di Trapani, in un post Facebook dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. “Da sindaco e da segretario provinciale del Pd ringrazio i carabinieri e i magistrati che hanno reso possibile la cattura – ha aggiunto Venuti -. La lotta al malaffare, però, deve continuare con i nostri atti quotidiani che onorino al meglio il lavoro dello Stato”.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro, l’ultimo ancora libero dei capi criminali responsabili delle stragi del ’92-’93, è una grande vittoria per tutta l’Italia”. Lo afferma la professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione dedicata al fratello Giovanni. “La gratitudine di tutti noi cittadini – prosegue Maria Falcone – va alla procura di Palermo e ai Ros per questo importantissimo successo. È la riprova che i mafiosi, a dispetto dei loro deliri di onnipotenza, alla fine sono destinati alla sconfitta nel conflitto con lo Stato democratico”. “Oggi – conclude – è una bellissima giornata per il nostro Paese”.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro, 30 anni dopo l’arresto di Totò Riina, è una nuova significativa vittoria dello Stato nella lotta alla mafia. Un successo da dedicare alla memoria delle vittime che con il loro sacrificio hanno consentito di raggiungere questo grande traguardo”. Lo scrive il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sui social.
“L’arresto di Matteo MessinaDenaro è una grande vittoria dello Stato che oggi dimostra tutta la sua forza. Una sfida vinta dagli uomini e dalle donne della magistratura e delle forze dell’ordine a cui va il nostro ringraziamento. Un giorno storico per l’Italia”. Così il leader del Terzo Polo Carlo Calenda.
“Oggi è una delle giornate più belle per Palermo e la Sicilia, la cattura di Matteo Messina Denaro rappresenta un momento storico che rimarrà scolpito nella memoria di tutti ed è una grande vittoria dello Stato, delle Forze dell’Ordine e di chi giornalmente, Istituzioni e cittadini, lavora e opera contrastando il potere mafioso. A 30 anni esatti dall’arresto di Riina, in manette finisce uno tra i latitanti più cercati nel mondo, mettendo fine così ad una estenuante e senza sosta ricerca che negli anni ha coinvolto tantissimi agenti, investigatori ai quali va il mio apprezzamento, quello di tutta la Dc. Ancora una volta il bene vince sul male”. Lo dichiara il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro.
“La cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, dopo trent’anni di latitanza, e nel trentennale della cattura di Totò Riina, conferma che la lotta quotidiana alla mafia e alla criminalità organizzata non si è mai fermata”. Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè. “Un successo degli uomini dello Stato, magistrati e forze dell’ordine che ogni giorno, in silenzio e fuori dai riflettori dei media, lavorano senza sosta e ai quali va il nostro ringraziamento. – aggiunge – Un plauso ai carabinieri del Ros e ai magistrati della Procura di Palermo che hanno condotto questa ultima operazione”.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro assolve alla promessa di giustizia che lo Stato ha fatto alle troppe vittime dell’orrore mafioso, ai magistrati coraggiosi, ai poliziotti, ai carabinieri, ai cittadini che non si sono piegati”. Così Mara Carfagna, presidente di Azione, che aggiunge: “È una vittoria della legalità che l’Italia attendeva da trent’anni: grazie a tutti coloro che non si sono stancati di indagare e cercare. E ora tocca a noi tutti far sì che la piaga della mafia sia bonificata fino in fondo, dai boss famosi fino all’ultimo dei loro sottoposti e fiancheggiatori. Riaccendiamo un faro sui traffici mafiosi, che hanno cambiato metodi ma costituiscono tuttora una minaccia costante per l’Italia onesta e per la sua crescita”, conclude Carfagna
Oggi è una giornata storica per tutto il Paese. L’arresto di Matteo Messina Denaro è una vittoria per lo Stato e per tutta la gente onesta che in questa Regione ogni giorno lavora per la sua crescita sociale ed economica. Lo afferma Coldiretti Sicilia con riferimento all’operazione dei Carabinieri del Ros che ha portato all’arresto di Messina Denaro. Non finiremo mai di ringraziare i magistrati e le forze dell’ordine che hanno messo la parola fine ad una latitanza che ha solo impoverito la reputazione e la forza della Sicilia.
“Un giorno che resterà per sempre nella storia della Sicilia e dell’Italia, un giorno che libera la nostra terra dall’ultimo capo dei capi di Cosa Nostra. L’arresto di Matteo Messina Denaro è la più bella notizia che potesse arrivare all’inizio di questo nuovo anno, il 2023. Siamo grati alle forze dell’ordine e a tutti gli uomini dello Stato che hanno contribuito a questo grande risultato per la legalità – affermano il presidente e il vicepresidente della Cassa edile di Palermo (Cepima), Giuseppe Puccio e Pasqualino De Vardo.
“Finalmente! La fuga di Matteo Messina Denaro è finita dopo 30 anni di latitanza. Un plauso all’arma dei Carabinieri e alla Procura di Palermo che hanno permesso di raggiungere un risultato importante, seppur tanto atteso. Il 15 e il 16 gennaio diventano giorni importanti per i siciliani e non solo: nel primo fu arrestato il capo dei capi, Totò Riina, nel 1993. Oggi, 16, si chiude il cerchio con l’arresto di Matteo Messina Denaro”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.
“L’arresto del boss Messina Denaro è un risultato atteso da anni che assesta l’ennesimo duro colpo alla mafia. Non bisogna però abbassare la guardia pensando che la mafia oggi sia sconfitta e questo arresto deve far riflettere sugli strumenti in mano alla magistratura che il governo di destra ha depotenziato o vuole depotenziare come l’ergastolo ostativo e le intercettazioni, tra le poche armi a disposizione di chi ogni giorno combatte le mafie”. Lo dichiara in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua, commentando l’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro.
“Con l’arresto di Matteo Messina Denaro viene messa la parola fine alla latitanza record di uno dei più pericolosi boss mafiosi del mondo, tra i responsabili delle pagine più buie della recente storia d’Italia. A inquirenti e forze dell’ordine che per anni hanno indagato senza mai mollare, a chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia e la legalità, va il plauso e il ringraziamento di tutta l’Italia”. Così, in una nota, il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro è una grande vittoria dello Stato di diritto, il cui merito va soprattutto alle forze dell’ordine, cui va il ringraziamento nostro e di tutti gli italiani. Molti uomini e donne hanno lavorato per anni in un contesto difficile con coraggio, dedizione e tenacia per individuare ed infine catturare il boss mafioso. Un esempio per tutti ed anche la dimostrazione che lo Stato c’è e che non esistono in Italia ‘zone franche’, sacche di impunità in cui non valgano le leggi ed i principi del diritto. Questo arresto dimostra anche quanto fossero strumentali e insulse le accuse al governo ed al centrodestra di voler abbassare la guardia contro la mafia: i parolai bugiardi sono stati smentiti dai fatti”. Lo afferma il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro dopo decenni di latitanza è una bellissima notizia. È un’affermazione della legalità ed è finalmente una risposta dello Stato ad una organizzazione mafiosa militare che ha condizionato la vita della nostra Regione e dell’Italia e cade proprio 30 anni dopo l’arresto di Totò Riina nel gennaio ’93. Un apprezzamento a Magistratura e forze dell’ordine che hanno condotto queste battaglia instancabilmente. In questo momento il ricordo va alle tante vittime della strage mafiosa che ha insanguinato Palermo e l’intera Sicilia nei decenni”. Così in una nota l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Oggi è una giornata storica per la Repubblica”. Lo ha detto nell’aula della Camera Giorgio Mulè manifestando “plauso ai carabinieri che hanno arrestato Matteo Messina Denaro, alla magistratura e a tutti quelli che in 30 anni non ne han mai smesso la caccia”. Mulè ha quindi chiesto una informativa sulla operazione che ha portato all’arresto del boss.
“Complimenti alle forze dell’ordine, alla magistratura, alle migliaia di persone che ogni giorno, in silenzio, lavorano per difendere la giustizia. Grazie ai ROS ed ai magistrati per il loro lavoro”. Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Desidero esprimere i sentimenti della più viva soddisfazione per la cattura di Matteo Messina Denaro e rivolgere a tutte le istituzioni e all’Arma dei Carabinieri la più sentita riconoscenza per questo risultato straordinario”. Lo afferma il presidente della Camera Lorenzo Fontana. “Oggi hanno vinto lo Stato e gli italiani che credono nei valori della legalità e della giustizia. Un pensiero commosso va a tutte le vittime della mafia, alle loro famiglie e a tutti i magistrati che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata come i giudici Falcone, Borsellino e il Beato Rosario Livatino”, conclude.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro è un grande successo per lo Stato. Complimenti alle forze dell’ordine e agli inquirenti. La lotta alla mafia resta una priorità per tutto il Paese perché senza legalità non c’è libertà, lavoro, crescita sociale, economica, culturale”. È quanto afferma il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, su Twitter commentando l’arresto del boss latitante a Palermo.
Il sindaco di Corleone Nicoló Nicolosi, la giunta, il presidente del Consiglio comunale Pio Siragusa, i consiglieri comunali esprimono grande soddisfazione per la brillante operazione del Ros dei carabinieri che ha portato all’arresto del boss Matteo Messina Denaro. “L’operazione condotta dall’Arma – dice il sindaco – segna una nuova importantissima vittoria dello Stato che, esattamente 30 anni dopo l’arresto di Salvatore Riina, dimostra ancora una volta la sua azione costante e pervasiva per liberare il Paese da ogni forma di criminalità organizzata e renderci cittadini più liberi”.
“Dopo 30 anni finisce la latitanza di Matteo Messina Denaro. Complimenti alle forze di polizia, ai ROS e GIS dei Carabinieri: gli italiani vi ringraziano con tutto il cuore. Con la destra al governo la lotta alla mafia sarà sempre al centro, sulle tracce di Falcone e Borsellino”. Lo scrive su Twitter il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
“Un risultato storico per l’Italia, un giorno di festa per lo Stato. Profonda gratitudine alle forze dell’ordine, alla magistratura e a tutti coloro che con coraggio e dedizione hanno lavorato ininterrottamente a questo risultato per anni”. Lo afferma Maria Elena Boschi, deputata di Azione – Italia Viva, sulla notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro.
“Oggi è un grande giorno per l’Italia: l’arresto di Matteo Messina Denaro è la vittoria dello Stato sulla cultura della sopraffazione, della violenza e della morte che tutte le mafie incarnano. Complimenti al Ros dei Carabinieri, alla Procura di Palermo, a tutti i rappresentanti delle istituzioni che in questi anni, con impegno e abnegazione, hanno lavorato per assicurare Messina Denaro alla giustizia”. Così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati commenta l’arresto del boss.
L’Anci Sicilia esprime “apprezzamento per il lavoro della magistratura, di tutte le forze dell’ordine e dei carabinieri del Ros che, stamattina, hanno arrestato a Palermo, dopo 30 anni di latitanza, il boss mafioso Matteo Messina Denaro che dopo la stagione dei corleonesi aveva condotto cosa nostra a continuare nel tentativo di controllo criminale del territorio in maniera meno eclatante e pertanto più difficile da individuare e contrastare”. “Si tratta certamente del coronamento di anni di lavoro e di sacrifici svolti con abnegazione dalle forze dell’ordine e una grande vittoria per la società civile e per tutti i siciliani”, afferma il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando. “La nostra terra da oggi è più libera – aggiungono Orlando e Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione dei Comuni siciliani- e può continuare con più serenità il proprio percorso di sviluppo e riscatto da troppi anni vittima del giogo mafioso”. “In questo momento – conclude Orlando- il nostro pensiero di vicinanza e solidarietà va alle tante vittime della terribile strage mafiosa che ha colpito la Sicilia in tanti decenni”.
“Oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro lo Stato raggiunge un grande risultato sul fronte del contrasto a Cosa Nostra. Un grande plauso e ringraziamento va ai carabinieri del Ros, alla procura di Palermo e a tutte le forze dell’ordine che in questi anni hanno lavorato per arrivare all’odierno obiettivo. Oggi la Sicilia fa un ulteriore passo in avanti nella lotta alla mafia e nel liberare i territori dalla presenza di ogni forma di illegalità, ridando ai cittadini maggiore fiducia nelle istituzioni democratiche. L’odierna vittoria dello Stato contro il crimine organizzato infonde negli amministratori locali una maggiore consapevolezza che è possibile lavorare per lo sviluppo democratico del nostro tessuto sociale”. Lo dichiara il presidente dell’Asael, associazione siciliana amministratori enti locali, Matteo Cocchiara dopo il blitz che ha condotto all’arresto del superlatitante.
“Con la cattura del boss Matteo Messina Denaro, latitante da decenni, viene scritta oggi una pagina fondamentale nella lotta alla mafia”. Lo afferma Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera. “Un giorno davvero importante per la giustizia di cui occorre essere grati agli inquirenti, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che hanno consentito questo risultato”, conclude.
“Con l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro si chiude un’epoca. Dopo 30 anni di latitanza viene finalmente assicurato alla giustizia uno degli esponenti più potenti e pericolosi di Cosa Nostra. Lo Stato ha vinto questa importante battaglia, e lo ha fatto grazie alla dedizione, alla costanza e alla professionalità dei suoi uomini migliori. Grazie ai Carabinieri del Ros, che hanno effettuato l’arresto, e grazie al procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e al procuratore aggiunto Paolo Guido, che hanno coordinato questa delicata operazione. Oggi è davvero una bella giornata, per la Sicilia e per l’Italia”. Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento.
“La cattura di Messina denaro è una grande vittoria dello Stato, delle sue istituzioni democratiche, della magistratura, delle forze dell’ordine. Viene finalmente premiato il lavoro quotidiano, difficile e impegnativo degli investigatori. Si mette fine a un lungo incubo. Una bella notizia per l’Italia”. Così il capogruppo del Pd in commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano.
“Uno straordinario successo. Arrestare il latitante mafioso più pericoloso d’Italia è un grande successo per la procura antimafia di Palermo e per il personale di polizia”. Lo afferma Alfredo antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Messina Denaro – prosegue – ha finito di sfuggire alla giustizia grazie a un lavoro certosino della magistratura che ringrazio e degli uomini e delle donne di polizia che celebriamo attraverso il ministro Piantedosi. Questo Governo non farà mai sconti alla mafia e questo successo deve essere condiviso da tutti senza polemiche divisorie”.
“Oggi termina la trentennale latitanza di Matteo Messina Denaro. Grazie all’intervento dei Ros si chiude una lunga pagina dolorosa e piena di sangue del nostro Paese. Un ringraziamento alle Forze dell’Ordine, ai magistrati ed un commosso pensiero lo rivolgo a tutti coloro che hanno perso la vita nella lotta alla criminalità organizzata. Con l’arresto odierno il nostro Paese è più libero, lo Stato e la giustizia hanno vinto e noi sempre più orgogliosi nel continuare a lavorare seguendo gli esempi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Lo afferma Marco Cerreto di Fdi.
“Una bella notizia. Davvero. Il modo migliore per cominciare l’anno. Grazie ai carabinieri del Ros e alla procura di Palermo per averci regalato questo successo e aver tolto dalla circolazione un pericoloso criminale, già riconosciuto colpevole di efferati delitti e condannato all’ergastolo per decine di omicidi”. “Ora auguriamoci che la guardia non sia abbassata. E che la lotta a criminalità e mafia resti al centro di ogni progetto di sviluppo. E’ dalla cultura della legalità e dal suo radicamento nella società che passa la costruzione di una Sicilia migliore”. Così la Cisl Sicilia stamani alla notizia dell’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro.
“Con l’arresto di Matteo Messina Denaro lo Stato scrive una pagina storica della lotta alla mafia”. Lo dichiara in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Il più sentito ringraziamento – aggiunge – ai carabinieri del Ros, del Gis e dei comandi territoriali della Legione Carabinieri Sicilia nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Palermo. Un plauso riconoscente anche al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Difesa Guido Crosetto e a tutti gli uomini e le donne che ogni giorno rischiano la vita per combattere la criminalità organizzata”.
“L’intelligente, paziente, avveduta azione della Procura di Palermo, che ha coordinato le indagini da cui ha tratto origine l’arresto di Messina Denaro ,conferma la necessità che l’opera della magistratura non subisca ostacoli o indebolimenti per effetto di non sufficientemente meditate misure legislative o amministrative” . Lo sottolinea l’avvocato Mario Serio, candidato alle elezioni per i laici del Csm e già in passato consigliere a Palazzo dei marescialli. La cattura di Messina Denaro conferma anche, sottolinea il legale, “la ineluttabilità di regimi detentivi pienamente commisurati alla personalità del reo ed alla gravità ed antisocialita’ delle sue condotte”. “È ora che si ristabilisca il credito da attribuire ad un potere dello Stato che garantisce legalità ed ordinato svolgimento della vita sociale”, afferma ancora Serio, che è convinto che ora le indagini si spingeranno “sull’ insidiosissimo terreno delle complicità e degli aiuti esterni di cui purtroppo la mafia continua ancora a beneficiare”
“Una bella giornata per i siciliani e gli italiani onesti. Grazie alle forze dell’ordine e alla magistratura che non si sono mai rassegnati nel continuare a combattere la mafia.” Lo scrive su twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Ora tocca alla politica – prosegue il leader di SI – fare il proprio mestiere: recidere fino in fondo i rapporti opachi fra criminalità organizzata e mondo degli affari, ed esigere istituzioni trasparenti. E il Parlamento – conclude Fratoianni – costituisca subito la commissione antimafia. La lotta alla mafia continua”.
La soddisfazione per l’arresto del boss Messina Denaro, a trent’anni da quello di Totò Riina sempre da parte dei Carabinieri, è stata manifestata in Aula dai rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, che hanno espresso unanime plauso per chi ha portato a termine l’operazione.
Rivolgiamo un plauso in primo luogo ai Carabinieri del Ros e poi alle istituzioni, per l’importante operazione che ha portato all’arresto del latitante Messina Denaro. Lo dichiara il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons. Una battaglia a favore della legalità durata anni ma che si è conclusa con la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. A nome dei consumatori – afferma Tanasi – non possiamo che ringraziare tutte le persone che si sono adoperate per portare a conclusione la delicata operazione che ha condotto all’arresto del latitante.
“Oggi la Sicilia liberata dall’ultimo pericoloso mafioso, latitante da oltre 30 anni: con una straordinaria operazione i Carabinieri del Ros coordinati dal procuratore di Palermo hanno catturato e arrestato Matteo Messina Denaro! Oggi in Sicilia respiriamo un’aria diversa, grazie allo Stato e ai suoi uomini migliori”, dice l’onorevole Giusi Savarino di FdI.
“Un grande giorno per la Sicilia e per i siciliani. L’arresto del latitante Matteo Messina Denaro conferma ancora una volta che lo Stato e le istituzioni sono più forti di Cosa Nostra. Rivolgo un ringraziamento a tutti coloro – magistrati e forze dell’ordine – che in questi anni si sono impegnati per giungere a questo risultato. Da oggi la nostra terra e in particolare la provincia di Trapani sono più libere”. Lo dichiara Mimmo Turano, assessore regionale siciliano alla Formazione e all’Istruzione.
“Dopo trenta anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro è stato assicurato alla giustizia grazie al lavoro dell’Arma dei Carabinieri. Un grande successo per lo Stato, un grande giorno per la lotta alla mafia. In questo momento il pensiero va a chi ha dato la vita nella lotta alla mafia, come i giudici Falcone e Borsellino, e a tutte le vittime di questo efferato sodalizio criminale”. Così Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.
“Una bellissima notizia ! Arrestato il capo mafia Matteo Messina Denaro, latitante da 30 anni. Grazie ai carabinieri dei Ros e alla procura di Palermo”. Così in un tweet il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
“Oggi è un giorno di festa e gli applausi e gli abbracci della gente per strada al fianco dei carabinieri rappresentano l’immagine più bella di questa giornata. L’arresto di Matteo Messina Denaro è la vittoria di tutti coloro che hanno sempre creduto nello Stato, non perdendo mai la speranza che un latitante potesse essere arrestato anche dopo trent’anni”. Lo afferma il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno. “C’era chi non ci credeva più, chi pensava fosse già morto, chi lo credeva all’estero – aggiunge Bongiorno – e invece uno dei più feroci mafiosi del nostro territorio era in Sicilia dove, indisturbato, si faceva curare presso una clinica palermitana come un comune cittadino. Grazie alle forze dell’ordine, però, finalmente, la latitanza di Messina Denaro è finita. Un sincero ringraziamento va a chi si è adoperato in tutti questi anni per raggiungere un obiettivo storico, affrontando enormi sacrifici anche di natura personale. Questo risultato, però, non è solo un punto di arrivo, ma anche una nuova base di partenza perché la lotta alla mafia deve continuare ogni giorno senza mai arretrare di un passo”.
Il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi sull’arresto di Matteo Messina Denaro dichiara: “L’arresto di Matteo Messina Denaro è la notizia che tutti aspettavamo, il modo migliore per dare inizio al nuovo anno. Un grande plauso va al lavoro infaticabile dei Carabinieri e della Procura che oggi hanno scritto una pagina memorabile per la nostra storia. A loro e al loro impegno va il nostro ringraziamento più sentito perché ci mostrano ogni giorno come la strada della legalità sia l’unica che abbia un senso percorrere”.
“Una giornata storica per la Sicilia, una cattura eccellente. Frutto di impegno e di sacrificio. Risultato ed evidenza di uno Stato che c’è, che è accanto ai cittadini e in particolare ai siciliani” così il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese. Il presidente regionale degli industriali esprime a nome di tutti gli imprenditori siciliani “plauso e ringraziamento nei confronti delle forze dell’ordine e della magistratura, esempio di un silenzioso e quotidiano eroismo. Grazie al loro sforzo congiunto si è raggiunto oggi un risultato straordinario”.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro è un momento felice per lo Stato e per tutti gli italiani. Trent’anni e un giorno dopo l’arresto di Riina, arriva la notizia a lungo attesa. Il mio commosso ringraziamento alla Direzione Distrettuale Antimafia che non ha mai ceduto un solo millimetro alla ricerca dell’ultimo super latitante, al ROS dell’Arma dei Carabinieri e a tutte le forze dell’ordine che per decenni hanno condotto la lotta silenziosa anche in memoria di quanti sono caduti sull’altare della lotta alla mafia. Il bene vince sempre sul male e oggi ne abbiamo la prova. Lo dichiara l’Onorevole Carolina Varchi, parlamentare di Fratelli d’Italia e vicesindaco di Palermo con delega alla legalità.
“È un giorno importante, storico per la nostra Sicilia. L’arresto del boss Mattia Messina Denaro è la vittoria dello Stato; è la vittoria di chi non ha mai smesso di crederci, di chi non si piega alla mafia, di chi ha subito soprusi ed attende giustizia. Un grazie alla Magistratura e alle Forze dell’ordine per l’importante risultato ottenuto. Grazie da tutti i siciliani, grazie dallo Stato italiano”. Sono le parole del deputato nazionale, Francesco Ciancitto, che commenta a caldo la notizia dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.
“Abbiamo appena ricordato il trentesimo anniversario dell’arresto di Totò Riina, e oggi ci arriva la bella e confortante notizia dell’arresto, dopo trent’anni di latitanza, di Matteo Messina Denaro, una notizia di cui essere felici ed è giusto, anzi doveroso, il riconoscimento alle Forze di polizia e alla Procura, che per tanti anni, con sforzo e impegno incessanti, anche a costo di sacrifici, hanno inseguito il latitante”. Lo afferma in una nota don Luigi Ciotti, fondatore di Libera “Ciò che però un po’ preoccupa è rivedere le stesse scene e reazioni di trent’anni fa: il clima di generale esultanza, l’unanime plauso dei politici, le congratulazioni e le dichiarazioni che parlano di “grande giorno”, di “vittoria della legalità” e via dicendo. Non vorrei si ripetessero pure gli errori commessi in seguito alla cattura di Riina, e di Provenzano. Le mafie non sono riducibili ai loro “capi”, non lo sono mai state e oggi lo sono ancora di meno, essendosi sviluppate in organizzazioni reticolari in grado di sopperire alla singola mancanza attraverso la forza del sistema. Sviluppo di cui proprio Matteo Messina Denaro è stato promotore e protagonista, traghettando Cosa Nostra dal modello militare e “stragista” di Riina a quello attuale, imprenditoriale e tecnologico capace di dominare attraverso la corruzione e il cyber crime riducendo al minimo l’uso delle armi”, prosegue don Ciotti. “La sua latitanza è stata accompagnata anche dalla latitanza della politica indirettamente complice di quella di Messina Denaro: la mancata costruzione, in Italia come nel mondo, di un modello sociale e economico fondato sui diritti fondamentali – la casa, il lavoro, la scuola, l’assistenza sanitaria – modello antitetico a quello predatorio che produce ingiustizie, disuguaglianze e vuoti di democrazia che sono per le mafie di tutto il mondo occasioni di profitto e di potere. Ci auguriamo che all’arresto segua una piena confessione e collaborazione con la magistratura, che il boss di Cosa Nostra sveli le tante verità nascoste, a cominciare da quelle che hanno reso possibile la sua trentennale latitanza: non si sfugge alla cattura per trent’anni se non grazie a coperture su più livelli. Occorre che queste complicità emergano, anche perché solo così tanti familiari delle vittime di mafie che attendono giustizia e verità avrebbero parziale risarcimento al loro lungo e intollerabile strazio. La lotta alla mafia non si arresta con Matteo Messina Denaro perché l’ultima mafia è sempre la penultima, perché il codice genetico della mafia affida alla sua creatura un imperativo primario: quello di sopravvivere. Ce n’è un’altra infatti che cova, ha sempre covato. Nei cambiamenti storici che sono avvenuti, ci sono sempre delle ceneri che ardono sotto. Dunque esultiamo pure per la cattura di Messina Denaro ma nella consapevolezza che l’arresto di oggi non è la conclusione ma la continuità di un lungo percorso, di una lotta per sconfiggere le mafie fuori e dentro di noi”, conclude.
“I trent’anni che Matteo Messina Denaro ha vissuto da fuggitivo sono gli stessi trent’anni che la città di Palermo e i suoi cittadini hanno invece attraversato scegliendo la via della libertà e della dignità, respingendo con tutte le forze le logiche della violenza e della prevaricazione e abbracciando con convinzione, come comunità, la logica di un nuovo civismo operoso e condiviso: questo innanzitutto dobbiamo ricordare oggi, nel giorno dell’arresto del boss, giorno che assumerà agli occhi della storia il valore simbolico della definitiva chiusura della più drammatica e dolorosa pagina della vita recente di Palermo, ma che non deve farci trascurare lo sforzo collettivo che questa città ha già fatto per allontanarsene radicalmente”. Lo ha detto l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice commentando la cattura del boss Matteo Messina Denaro avvenuta oggi a nel capoluogo siciliano. “Trent’anni di latitanza sono stati possibili anche grazie a diverse forme di copertura, ma oggi possiamo essere certi di quanto più forte e convincente sia stato l’impegno dei tanti uomini e delle tante donne che non hanno smesso di impegnarsi per la liberazione dalle mafie, dentro la società civile come anche nelle istituzioni democratiche. – osserva – Per questo come chiesa di Palermo rivolgiamo oggi un pensiero alle tante vittime della mafia e ai tanti martiri della giustizia e della fede, testimoni che per primi hanno scelto quella strada di liberazione su cui migliaia di cittadini si sono poi messi coraggiosamente in cammino. La fiducia nel bene che insieme siamo stati capaci di non smarrire, si rinnova oggi come fiducia nella possibilità del cambiamento sociale e della conversione personale”