PALERMO – La Cgil e la Filt Cgil Palermo hanno chiesto un incontro alla governance della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Punta Raisi, per definire un “protocollo di legalità” sui flussi di manodopera, a partire dal sistema di assunzioni negli appalti e nei subappalti al “Falcone e Borsellino”.
La lettera è stata inviata anche al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e al prefetto Maria Teresa Cucinotta. “L’aeroporto palermitano – affermano i segretari di Cgil Mario Ridulfo e di Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco – è uno scalo in crescita. Un contesto in continua evoluzione dove le assunzioni dirette e indirette del personale riteniamo debbano essere governate secondo criteri della massima trasparenza. L’obiettivo è arrivare a un livello di contrattazione inclusiva per tutti i lavoratori che, a vario titolo, interagiscono in un sito ad alta complessità”. Ad oggi, all’interno dello scalo aeroportuale, operano circa un migliaio di persone. Sono 243 i lavoratori assunti alle dipendenze di Gesap mentre nel settore dei servizi a terra gravitano circa 400 addetti a tempo indeterminato (al netto degli stagionali), più i lavoratori degli altri settori dell’aerostazione, vigilanza, servizi legati all’operatività dello scalo, ristorazione, pulizie ecc….
“Occorre garantire diritti e legalità, che non sempre sono garantiti, e livelli adeguati per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Spesso il sindacato – aggiungono Ridulfo e Lo Monaco – raccoglie segnalazioni e lamentele di condizioni lavorative difficili e di forme di sfruttamento. All’interno del sistema, soprattutto degli appalti, registriamo delle criticità e un clima di tensione che negli ultimi giorni ha alimentato un crescendo di sospetti e calunnie anche nei confronti di un nostro dirigente sindacale che, dal nostro punto di vista, ha dimostrato la sua estraneità ai fatti”.