I ladri, la notte scorsa, hanno rubato le persiane esterne e gli infissi interni in alluminio del Centro Polivalente Sportivo intitolato a Padre Pino Puglisi e Massimiliano Kolbe in via San Ciro a Palermo. Nel maggio scorso i ladri avevano rubato una stampante-fotocopiatore, un decespugliatore, un taglia erba, una cassetta degli attrezzi, materiale di cancelleria, una webcam, e anche lo scudetto del Palermo donato ai bambini dal Palermo Calcio.
“Questi ‘piccoli’ furti – dice Maurizio Artale, presidente del centro di accoglienza Padre Nostro – siano essi messi in atto dalla mafia o dal piccolo delinquente, in questi 19 anni hanno avuto l’obiettivo di ‘avvelenare’ l’umore dei volontari e operatori del centro. La tecnica è quella, non della somministrazione di dosi di veleno in maniera massicce e letali, ma piccole dosi nel tempo sino a far morire la vittima, lentamente. Il loro obiettivo, come quello di tanti altri, è stato, nel tempo, quello di farci stancare, spingerci a gettare la spugna, farci arrendere, sfrattarci da Brancaccio”.
“Non nascondo – conclude – che tante volte ci abbiamo pensato e oggi più che mai. Nell’anno della ‘buona notizia’, nell’anno in cui il Papa ha autorizzato la proclamazione di beatificazione di Padre Pino Puglisi, noi volontari e operatori del Centro da lui fondato, da 19 anni, la buona notizia che aspettiamo è che prendano i responsabili di questi furti e atti intimidatori fatti al centro e a noi operatori”.