Circa 1.600 giovani stranieri da tutta la Sicilia coinvolti in percorsi formativi e più di 1.300 studenti stranieri impegnati in laboratori di rafforzamento della lingua italiana, attività musicali e di scrittura creativa, svolti nelle province di Palermo, Catania, Messina e Trapani, anche grazie a un supporto individualizzato con l’ausilio di educatori, peer educator e mediatori culturali. Sono alcuni dei numeri con cui si sono chiusi i progetti “Prisma” e “L’italiano la strada che ci unisce”, attivati dall’assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione siciliana, in partenariato con gli enti del terzo settore e gli istituti scolastici siciliani.
“I risultati finali raggiunti ci lasciano molto soddisfatti, gli indicatori di realizzazione sono più alti rispetto alle attese. E questo ci soddisfa in misura maggiore in quanto i processi formativi e quelli di insegnamento della lingua italiana sono strumenti essenziali per l’integrazione sociale dei giovani stranieri”, ha detto l’assessore Nuccia Albano, tracciando un bilancio dei progetti, nel corso dell’incontro che si è svolto nei Cantieri culturali alla Zisa, a Palermo.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il dirigente del dipartimento Politiche sociali Letizia Di Liberti, il direttore dell’ufficio II Usr Sicilia Fiorella Palumbo e il direttore del consorzio Nova Gianpietro Losapio. Presenti oltre 400 studenti e docenti provenienti da tutte le province siciliane.
“Durante tutti questi mesi – ha aggiunto l’esponente del governo Schifani – abbiamo previsto per i migranti interventi di promozione della partecipazione attiva con momenti di formazione, riflessione e coinvolgimento attraverso metodologie differenti. Abbiamo potenziato il sistema scolastico e incentivato tante persone provenienti da altri Paesi a partecipare alla vita sociale, economica e culturale del territorio. È stato intrapreso un percorso di cambiamento – ha concluso l’assessore – capace di dare continuità alle azioni che stiamo mettendo in atto e gettato le basi per rendere duraturi i risultati raggiunti”.
Il piano regionale integrato per una Sicilia multiculturale e accogliente (Prisma) è finanziato dal Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) 2014-2020 nell’ambito dei progetti Impact. La Regione è capofila del progetto.