PALERMO – Le numerose assenze in aula, alla fine, convincono il presidente Galvagno e i capigruppo a rinviare la seduta. Complice la campagna elettorale, i banchi di sala d’Ercole sono per metà vuoti. Quasi una beffa dopo i rimbrotti di Galvagno che, stamattina in conferenza stampa, ha scattato una fotografia a tinte chiaro-scure dei lavori dell’aula (sei leggi approvate in sei mesi e una finanziaria che conta 66 articoli impugnati su 143 articoli approvati dall’aula).
La seduta di oggi, iniziata con le comunicazioni dell’assessora Volo e le relative polemiche per l’ennesimo rinvio delle risposte alle interrogazioni parlamentari, è proseguita nel segno delle stoccate all’indirizzo della maggioranza. Il capogruppo del M5S, Antonio De Luca ha colto la palla al balzo e riprendendo il monito di Galvagno ha detto: “Aggiungo io quello che lei non ha potuto dire per non causare una crisi di governo: se l’Ars marcia con il freno a mano la colpa è del Governo”. Il deluchiano Ismaele La Vardera ha rilanciato arrivando a chiedere “le dimissioni del presidente Schifani”.
Tocca alla deputata azzurra Margherita La Rocca Ruvolo e al deputato leghista Pippo Laccoto fare scudo e puntualizzare “che l’aula non è un palcoscenico dal quale chiedere le dimissioni a chiunque per ogni cosa”.
Si fa notare l’intervento della deputata di Forza Italia, Bernardette Grasso che ha difeso l’operato dell’aula (e tra le righe del governo) rispondendo indirettamente al presidente Galvagno invitando a diffidare “dalla quantità delle leggi prodotte” per evitare di fare come “nella scorsa legislatura quando si legiferava di fretta e arrivavano le impugnative”.
Grasso ha ricordato che i deputati sono impegnati anche nel lavoro delle commissioni. E non solo. “Per quanto riguarda il presidente Schifani non serve difenderlo perché quello che sta facendo è sotto gli occhi di tutti i siciliani, quindi non credo che non si sia fatto nulla”. E sulle assenze dice “non è un problema di maggioranza o minoranza” ma viene ripresa dall’arbitro Galvagno che puntualizza: “E’ altrettanto vero che se manca un deputato di minoranza fa meno effetto se ne manca uno di maggioranza, se dobbiamo essere onesti nel dire le cose”.