PALERMO – Nove ore: tanto è bastato al consiglio comunale di Palermo per approvare il bialncio di previsione 2012. Un tempo record, se paragonato alle maratone notturne degli anni passati, per una manovra “d’emergenza”, come l’hanno definita in molti, che arriva praticamente ad esercizio quasi finito.
Una manovra scritta dal commissario Luisa Latella e modificata da un emendamento tecnico della giunta Orlando, presentato la scorsa settimana alla stampa: trenta milioni incassati da imu, lotta all’evasione e fitti passivi che saranno reinvestiti in maggiori spese per le utenze (otto milioni), Amia (nove milioni), sociale (mezzo milione) e teatri cittadini (2,5 milioni).
“L’approvazione in una sola seduta del bilancio di previsione è un fatto straordinario che dimostra da un lato la compattezza della maggioranza che sostiene la Giunta comunale e dall’altro la grande sensibilità che tutte le forze politiche hanno mostrato nel discutere l’importantissimo atto, cardine della vita amministrativa della città”, è stato il commento dell’assessore al Bilancio Luciano Abbonato.
E se il presidente Totò Orlando si è detto soddisfatto – “Ringrazio tutte le forze politiche per il senso di responsabilità, frutto di un clima positivo e della consapevolezza delle difficoltà che la città vive” – le critiche sono invece arrivate dalle opposizioni.
“E’ un bilancio approvato in tempo record, che non ci ha assolutamente convinto – dice il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo – siamo ai limiti della legittimità, vista la mancanza del parere dei Revisori dei conti. Come opposizione abbiamo consentito che vedesse la luce per responsabilità nei confronti della città, visto che doveva dotarsi dello strumento finanziario. All’amministrazione rimproveriamo l’esiguità di risorse dedicate alle scuole e alle manutenzioni”. Per Rosario Filoramo (Pd) c’è stata “una fretta inusitata per l’approvazione di un pessimo bilancio che non avvia a soluzione nessun problema della città”, mentre la collega di partito e capogruppo Teresa Piccione parla di una “manovra poco chiara che andava riscritta per intero. I consiglieri del Partito Democratico vedono bocciati gli emendamenti presentati per la manutenzione degli edifici comunali e gli interventi sui minori mentre il bilancio approvato non avvia a soluzione alcuno dei problemi di Palermo”.
Adesso il prossimo appuntamento sarà per la manovra di assestamento, che andrà varata entro il 30 novembre. “Con questa maggioranza oggi è possibile approvare quanto prima sembrava impossibile – dice il capogruppo Idv Aurelio Scavone – è un bilancio eccezionale, l’emendamento della giunta rimette in moto alcuni meccanismi che si erano perduti come i fondi per il sociale e le attività per lo sviluppo della città. Speriamo che il prossimo sia il primo bilancio della svolta, questo è solo di emergenza”.
Per il presidente della commissione Bilancio, Francesco Bertolino, “aver approvato prima il consuntivo e poi il preventivo è un grande risultato, che sembrerebbe normale altrove ma non a Palermo. Lo abbiamo fatto in anticipo sul termine ultimo di fine ottobre e sostanzialmente riequilibriamo i conti. Adesso ci metteremo al lavoro sulla prossima manovra”. Secondo Nadia Spallitta, vicepresidente vicario di Sala delle Lapidi, “al netto dell’emendamento tecnico, approviamo un bilancio d’emergenza che registra le scelte della precedente amministrazione. Ho proposto alcuni emendamenti, così come ha fatto il consigliere Monastra, contro le violenza sulle donne con appositi capitoli di bilancio che sono stati approvati. Bisogna fare chiarezza sulle eccessive spese per le utenze e mettere mano ai conti delle aziende, mentre per la prossima manovra dovremo ridurre la pressione fiscale intervenendo anche sui fitti passivi. Promuoverò inoltre iniziative sull’imu: è incostituzionale che il 50 per cento di una tassa locale vada allo Stato”.
“La manovra proposta dal Commissario Latella aveva lasciato lacune importanti che ovviamente dovevano essere colmate – dice il capogruppo di Amo Palermo Francesco Scarpinato – certo è che la tempistica di trattazione di un provvedimento così importante mi ha lasciato basito, così come la mancanza del parere di pertinenza da parte dei revisori dei conti che peraltro durante la seduta si sono assentati determando la successiva sospensione. Noi di Amo Palermo abbiamo posto in essere un’opposizione costruttiva “finalizzata al bene della nostra città”, ed è per questo che malgrado i lati oscuri di questo bilancio abbiamo consentito che lo strumento finanziario prendesse corpo. Palermo vive un momento d’emergenza e per uscire fuori dalle secche ha bisogno di impegno ed autorevolezza da parte non solo di tutte le forze politiche, ma anche dall’ammistrazione guidata dal Sindaco Orlando”.