PALERMO – Restano fuori “big” come Rudy Maira, Innocenzo Leontini, Camillo Oddo, Carmelo Briguglio, Alessandro Aricò e Giuseppe Buzzanca. Confermati invece alcuni (ma non moltissimi) uscenti, dall’ex presidente dell’Assemblea Francesco Cascio al segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo. Ecco il nuovo identikit dell’Ars, mutato notevolmente grazie allo sbarco di ben quindici deputati del Movimento cinque stelle. Il gruppo più numeroso, davanti a quello di Pd (14), Pdl (12), Udc (11), Mpa (10), Lista Crocetta presidente e Grande Sud (5 ciascuno), Cantiere popolare e Nello Musumeci presidente (4 seggi ciascuno).
A Palermo, il maggior numero di seggi va ai “grillini”. I quattro eletti all’Ars saranno il candidato alla presidenza Giancarlo Cancelleri, Claudia La Rocca, Salvatore Siragusa e Giorgio Ciaccio. Tre invece sono i deputati Pdl eletti nel capoluogo: sono Francesco Cascio. Francesco Scoma e Salvino Caputo che brucia per pochissimi voti Giuseppe Milazzo e Piero Alongi. Tre parlamentari anche per il Pd: sono Giuseppe Lupo, Antonello Cracolici e Fabrizio Ferrandelli. Restano fuori, così, due deputati uscenti come Davide Faraone e Pino Apprendi, insieme all’ex presidente del Ciapi Francesco Riggio, molto quotato nelle scorse settimane. Conferme anche nell’Udc, dove Nino Dina e Totò Lentini tengono dietro l’ex presidente del consiglio comunale Alberto Campagna, il sindacalista dell’Uiltucs Pietro La Torre, oltre a Giulio Cusumano. Nel gruppo del Cantiere popolare invece troverà posto Toto Cordaro, mentre per un pugno di voti sfugge la riconferma a Marianna Caronia, “bruciata” da Roberto Clemente. Torna all’Ars anche l’ultimo presidente della Commissione bilancio Riccardo Savona, eletto tra le fila di Grande Sud, insieme a Edy Tamajo. Fuori, quindi, Franco Mineo, la cui candidatura è stata motivo di aspre polemiche a causa delle vicende giudiziarie che riguardano il deputato. Nel Partito dei siciliani ottimo exploit di Enzo Figuccia, che approda all’Ars insieme al riconfermato Giovanni Greco. Restano fuori Tony Rizzotto, Mimmo Russo e l’assessore uscente Nicola Vernuccio. Infine, ecco due eletti nelle liste dei presidenti. Con “Crocetta presidente” arriva all’Ars Giovanni Di Giacinto, con “Musumeci presidente” sbarca in Assemblea l’ex assessore provinciale Salvo Lo Giudice, che conquista l’unico seggio a disposizione e bruciando, così, Bartolo Sammartino. Tra gli esclusi “illustri” spicca Alessandro Aricò, ultimo candidato a sindaco per Fli e Mpa, e assessore uscente. Il suo partito Fli-Nuovo polo non ha superato lo sbarramento del 5%. Stessa sorte per il coordinatore provinciale di Italia dei Valori Pippo Russo.
A Catania, ecco l’eredità più diretta dell’ultimo governatore. Toti Lombardo conquista il seggio all’Ars. Lo fa col Partito dei siciliani, ovviamente, insieme all’ultimo capogruppo dell’Mpa Nicola D’Agostino (il più votato della lista) e l’altro deputato uscente Dino Fiorenza, che lascia fuori dall’Ars Giuseppe Arena. Resta fuori, invece, Fabio Mancuso, “sbarcato” tra gli autonomisti dopo l’addio al Pdl nel finale della legislatura. Tre seggi anche al Pdl, che porta a Sala d’Ercole tre deputati uscenti come Salvo Pogliese, Marco Falcone e Nino D’Asero. Resta fuori, invece, l’altro uscente Pippo Limoli. Per l’Udc, all’Ars arrivano l’ex Mpa Lino Leanza, Luca Sammartino e Marco Forzese. Leanza, però, potrebbe optare per il listino, aprendo così le porte dell’Ars a Pippo Nicotra. Anche il Movimento cinque stelle porta tre deputati all’Ars: i primi tre sono Giancarlo Cancelleri, Angela Foti e Francesco Cappello. Ma nel caso in cui il candidato presidente dovesse optare per un’altra provincia, approderebbe all’Ars la giovanissima Gianina Ciancio, 22 anni. Conferma all’Ars, tra le fila del Pd, per Concetta Raia, mentre approda tra gli scranni dei democratici Antony Barbagallo. Eletti anche Valeria Sudano (Cantiere popolare), Gianfranco Vullo (Crocetta presidente) e Giovanni Ioppolo (Musumeci presidente).
Ad Agrigento sono sette i seggi a disposizione. Ad aggiudicarseli sono Matteo Mangiacavallo del Movimento cinque stelle, Salvatore Cascio del Cantiere popolare, riconfermato come Michele Cimino di Grande Sud. Per l’Udc il più votato è stato Lillo Firetto: il seggio è suo, a meno che non decida di optare per il posto offerto dal listino, aprendo così le porte dell’Ars a Rita La Rocca. Conquistano uno scranno all’Ars anche l’ex presidente della provincia Enzo Fontana (Pdl), Roberto Di Mauro che torna all’Ars col Partito dei siciliani. Ritorno anche per Giovanni Panepinto del Pd, che “fa fuori” due deputati uscenti come Giacomo Di Benedetto e Vincenzo Marinello. Restano fuori, invece, l’ex assessore regionale Giovanni Gentile (Fli), l’ex deputato nazionale Pippo Scalia, l’europarlamentare Salvatore Iacolino e il deputato uscente Nino Bosco, entrambi del Pdl.
I quattro seggi del collegio di Caltanissetta vanno, in caso di opzione di Cancelleri per un’altra provincia, a Giuseppe Lo Monaco (M5S), Pino Federico (Partito dei siciliani), Peppe Arancio (Pd), Gianluca Antonello Micciché (Udc). Restano fuori, quindi, i deputati uscenti Rudy Maira (Cantiere popolare), Raimondo Torregrossa (Pdl) – in entrambi i casi non è scattato il seggio – e Miguel Donegani, battuto dal collega del Pd con un distacco di 1.400 voti.
I tre seggi di Enna, invece, sono andati ad Antonio Venturino (Movimento cinque stelle), Annunziata Luisa Lantieri (Grande Sud) e Mario Alloro (Pd). Fuori dall’Ars i deputati uscenti Edoardo Leanza (Pdl), Paolo Colianni (Partito dei siciliani) e Elio Galvagno (Lista Crocetta presidente). In tutti i questi casi, per le liste nessun seggio.
Cinque i “posti” offerti dal collegio di Ragusa. E in questo caso, si registra la debacle di un altro big: l’ex capogruppo del Pdl all’Ars Innocenzo Leontini. La lista “Cantiere popolare” nella quale l’ex deputato regionale si è candidato, infatti, non ha ottenuto nessuno scranno. I cinque seggi sono andati invece a Giorgio Assenza (Pdl), Vanessa Ferreri (Movimento cinque stelle), Nello Di Pasquale (Lista Crocetta Presidente), i deputati uscenti Pippo Di Giacomo (Pd) e Orazio Ragusa (Udc). Non ce l’ha fatta, invece, il deputato uscente del Pd Roberto Ammatuna.
L’ingresso all’Ars di Pippo Gianni, candidato col Cantiere popolare nel collegio di Siracusa, invece si è tinto di giallo. Inizialmente, il seggio non sarebbe stato assegnato al Cantiere popolare. Ma il candidato ha sollevato alcuni dubbi sul conteggio. E adesso, potrebbe rientrare in corsa a discapito del candidato del PArtito dei siciliani Pippo Gennuso. Intanto i cinque seggi certamente assegnati sono andati al deputato uscente del Pdl Vincenzo Vinciullo, a Stefano Zito del Movimento cinque stelle, a Giambattista Coltraro (Crocetta presidente), a Pippo Sorbello (Udc) e Bruno Marziano (Pd). Tra i “big” a restare fuori dall’Ars l’ex capogruppo di Grande Sud Titti Bufardeci, Roberto De Benedictis (Pd), Nunzio Cappadona (Musumeci presidente) e Mario Bonomo (Fli-Mps).
Sette i seggi relativi al collegio di Trapani. Eletti l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio (Pdl), Valentina Palmeri e Sergio Troisi (Movimento cinque stelle), il deputato uscente Paolo Ruggirello (Musumeci presidente), Giovanni Lo Sciuto (Partito dei siciliani), Baldo Gucciardi (Pd), e Mimmo Turano (Udc). Rimangono fuori da Sala d’Ecole, invece, il vicepresidente dell’Ars Camillo Oddo, l’ex presidente di Anci Sicilia Giacomo Scala, entrambi del Pd, l’ex sindaco di Castelvetrano Gianni Pompeo, e soprattutto altri due ex deputato regionali come Livio Marrocco (ultimo capogruppo all’Ars di Fli) e Toni Scilla (Grande Sud).
A Messina, invece, gli undici seggi sono andati a Bernadette Felice Grasso (Grande Sud), Santi Formica e Nino Germanà (Pdl), Valentina Zafarana (Movimento cinque stelle), Marcello Greco (Crocetta presidente), Pippo Currenti (Musumeci presidente), il deputato uscente del Pd passato all’Mpa Giuseppe Picciolo, gli altri tre parlamentari uscenti del Partito democratico Franco Rinaldi (il più votato, con oltre 18.600 voti), Pippo Laccoto e Filippo Panarello, infine, a Giovanni Ardizzone, anche lui parlamentare nell’ultima legislatura con l’Udc. Fuori dall’Ars, invece l’ex sindaco di Messina Beppe Buzzanca (Pdl), Santino Catalano (Cantiere popolare) e il coordinatore regionale di Fli Carmelo Briguglio.
Eletti all’Ars ovviamente anche i componenti del listino di Rosario Crocetta: oltre al nuovo presidente, ecco Mariella Maggio Lillo Firetto, Marika Di Marco, Lino Leanza, Antonella Milazzo, Antonio Malafarina, Alice Anselmo e Nino Oddo. Sarà un deputato dell’Assemblea anche il candidato presidente arrivato secondo, Nello Musumeci.