Telescopio 'Flyeye': "Scongiurata l'ipotesi della mancata installazione"

Telescopio ‘Flyeye’: “Scongiurata l’ipotesi della mancata installazione”

Miccichè: "Sorgerà sulle Madonie grazie al decreto del Governo nazionale"

PALERMO – “Lasciarsi scippare un polo scientifico di eccellenza con valenza internazionale dedicato alla ricerca, divulgazione e didattica scientifica del mediterraneo, unico nel suo genere almeno a livello europeo, per ignoranza e improvvisazione, è veramente troppo. Lo scrivevo in una nota dello scorso mese di marzo iniziando una battaglia politica a favore del Gal Hassin di Isnello per ottenere l’autorizzazione all’installazione del progetto Flyeye Neostel dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il super telescopio dedicato principalmente alla scoperta di asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra e finanziato interamente dall’agenzia spaziale europea”.

Lo afferma in una nota il deputato regionale Gianfranco Miccichè, che nel 2009 da Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, finanziò con 7 milioni e mezzo di euro la realizzazione del centro Gal Hassin a Isnello.

Miccichè: “Il telescopio contribuirà a portare nuovi visitatori”

“Grazie ad un recente decreto del Governo nazionale è stato scongiurato che l’installazione del telescopio Flyeye potesse spostarsi dal parco delle Madonie alle isole Canarie. – aggiunge – Un progetto tra i più evoluti nel mondo nel campo della difesa da possibili impattori cosmici, che per la Sicilia avrebbe rappresentato un vero smacco. Questa visione positiva determinerà il prosieguo e l’incremento delle attività̀ del Gal Hassin, visto che questo telescopio contribuirà̀ a portare nuovi e numerosi visitatori, studenti e studiosi, che stimoleranno e incrementeranno l’economia locale”.

“Nello stesso tempo – conclude Miccicchè̀ – non saranno vanificati anni di lavoro del polo astrofisico siciliano di Isnello, non perdendo collaborazioni scientifiche con enti e istituzioni nazionali e internazionali e sarà̀ altresì̀ scongiurata la perdita di posti di lavoro, dai dipendenti all’indotto, ma soprattutto non si perderà̀ l’enorme volano di cultura e conoscenza scientifica rappresentato da questo centro e con esso dalla Sicilia”.


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