PALERMO- Altissima tensione nel Pdl palermitano, e in particolare nella deputazione all’Ars dopo le uscite. “Comprendiamo perfettamente la malcelata amarezza del collega Francesco Cascio – dicono i deputati rieletti del Pdl, Francesco Scoma e Salvino Caputo – Sarà anche dura rinunciare, perfino con un anno d’anticipo, al ruolo di presidente dell’Ars per tornare a essere un semplice deputato nello stesso consesso istituzionale. Ma – sottolineano – si può anche fare una reale e costruttiva opposizione, confrontandosi sui contenuti importanti della politica regionale”.
Rispondono così gli altri due deputati regionali del Pdl eletti a Palermo all’intervista rilasciata a Repubblica da Francesco Cascio, che tra l’altro non esclude la possibilità di lasciare il partito.
“In ogni caso – riprendono Caputo e Scoma – continuiamo a far parte di un autorevole partito che in Sicilia è già da quattro anni all’opposizione; un partito senza alcun primo della classe che possa dettarne la linea. Quindi, non è detto che debba essere un suo componente a lasciarlo: potrebbero andar via in tanti, lasciandolo da solo, quel componente…”.
“Se, poi, si dovesse verificare quel che a noi pare impossibile – concludono – cioè che la presidenza dell’Ars torni a un esponente del Pdl, non sarebbe affatto automatica la riconferma del collega Francesco Cascio in questo ruolo”. I due deputati chiedono, dunque, che “i coordinatori regionali convochino una riunione urgente del Gruppo parlamentare all’Ars, per discutere democraticamente la linea che il Pdl seguirà durante questa sedicesima legislatura”.