Palermo, "non rubò i pazienti": medico di base assolto dopo 8 anni

Palermo, “non rubò i pazienti”: medico di base assolto dopo otto anni

Cade l'accusa di truffa
IL VERDETTO
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PALERMO – Dopo otto anni di processo arriva l’assoluzione per un medico di base. Era accusato di aver “rubato” 547 pazienti a un collega. Come? Sottraendo le credenziali informatiche e truffando l’Asp per incassare 28 mila euro. Le accuse non hanno retto. Carmelo Geraci è stato assolto con formula piena. La sentenza è del giudice Fabrizio Molinari.

Passa la tesi degli avvocati della difesa, Claudio Gallina Montana e Valeria Minà. Niente risarcimento danni per le parti Civili, l’Asp di Palermo e il dirigente Giuseppe Termini a cui sarebbe stata rubata la password per accedere al sistema informatico.

I fatti sono del 2015. Il medico di base fu costretto a restituire 28 mila euro (a tanto ammontava il suo stipendio per i pazienti contestati). Nel corso del processo i difensori hanno fatto emergere la correttezza dell’operato di Geraci. I pazienti avevano chiesto di essere assistiti dall’imputato quando prese il posto del medico, presso cui aveva lavorato, andato in pensione. E quando Geraci finì sotto inchiesta confermarono di volere essere assistititi da lui.

Secondo l’accusa, che non ha retto, Geraci mentre si trovata negli uffici dell’azienda sanitaria aveva memorizzato, origliando, il numero della password per entrare nel sistema.


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