"Braccio destro del boss di Cerda": in carcere la compagna di Pino Rizzo - Live Sicilia

“Braccio destro del boss di Cerda”: in carcere la compagna di Pino Rizzo

Il boss Pino Rizzo
La Cassazione dà ragione alla Procura di Palermo

PALERMO – La compagna del boss torna in carcere. I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno arrestato Giada Quattrocchi, 45 anni, di Campofelice di Roccella. La donna è accusata di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Il gip aveva respinto la richiesta di arresto del marzo scorso. Il suo nome compariva nell’operazione che, tra Caccamo, Trabia, Cerda, Termini Imerese e San Mauro Castelverde, a febbraio ha portato in carcere e ai domiciliari 13 persone.

Per Quattrocchi, che è la compagna del capomafia detenuto Pino Rizzo, la procura diretta da Maurizio de Lucia ha fatto ricorso e ha vinto prima al Riesame e ora in Cassazione. Rizzo da alcuni mesi è tornato in carcere dove ha già trascorso 17 dei suoi 54 anni. Un tempo era luogotenente del capo mandamento di Caccamo, Nino Giuffrè, poi divenuto collaboratore di giustizia.

Dalle indagini emergerebbe che Giada Quattrocchi avrebbe consentito lo scambio di informazioni tra i vertici del mandamento, rendendosi inoltre responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore di onoranze funebri.

L’inchiesta svelò anche una brutta storia di abusi sessuali e maltrattamenti in famiglia. Rizzo avrebbe abusato di una quindicenne con cui aveva anche legami famigliari. Suo padre, Giuseppe Rizzo, 84 anni, avrebbe picchiato, insultato e vessato alcuni parenti. Le loro colpe? Essersi affacciati ala finestra senza permesso e avere cucinato troppo spesso la pasta e lenticchie.


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