PALERMO – La commissione Bilancio dell’Ars è andata avanti fino alle 5 del mattino per il lavoro sulla Finanziaria. La maratona è stata sospesa all’alba e riprenderà nella tarda mattinata di oggi, giovedì 14 dicembre. Il governo, intanto, incassa un cambio sostanziale nella natura del Cefpas, Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale
Il Cefpas diventa ente sanitario regionale
Il Centro con sede a Caltanissetta diventa ora “un ente del servizio sanitario regionale”. La commissione ha dato il via libera ieri al comma dell’articolo 36 che prevede il riconoscimento della nuova natura del Centro di formazione, rispetto alla forma giuridica attuale di ente di diritto pubblico. Al Cefpas verranno affidati “in maniera centralizzata servizi e funzioni a supporto delle aziende e degli enti che erogano prestazioni sanitarie”. La norma consentirebbe anche la stabilizzazione di una dozzina di dipendenti. “Un altro regalo in chiave elettorale – commenta Pippo Lombardo, esponente di Sud chiama nord -. L’intera manovra è costruita con questo sistema”. Resta ancora in bilico, la norma che proroga per due anni il termine entro il quale la Fondazione Giglio di Cefalù deve individuare il suo partner privato. Via libera, invece, alla stabilizzazione degli Asu.
Sud chiama nord: “Il governo cerca lo scontro”
Scn, intanto, promette battaglia parlamentare sulla Finanziaria a colpi di interventi su ogni norma. “Avevamo chiesto di staccare prima e riprendere giovedì mattina con la promessa di chiudere i lavori entro le 19 rivela il leader Cateno De Luca in una diretta Facebook mattutina – ma hanno voluto lo scontro corpo a corpo insistendo sul prosieguo dei lavori ad oltranza e così siamo rimasti bloccati per oltre quattro ore. I tempi non possono essere dettati dal governo, vanno concordati con le opposizioni”.
M5s: “Dal governo ansia da prestazione”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Movimento cinque stelle: “C’è stata bagarre per tutta la notte, il governo si è reso conto che non si poteva andare avanti senza ascoltare le opposizioni, alla fine però ha accolto la nostra richiesta quella di avere più tempo per esaminare gli emendamenti alle tabelle con l’impegno di chiudere entro stasera in commissione Bilancio – dice il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola -. Gli assessori Marco Falcone e Luca Sammartino cominciano a capire che se vogliono approvare la manovra con un testo che sia veramente utile ai siciliani devono lasciare fare di più all’Assemblea: in questi giorni si è dimostrato che ci può essere un dialogo tra maggioranza e opposizioni se il governo non si mette in mezzo perché finora ha solo avuto ansia da prestazione per completare la manovra il prima possibile”.
Falcone: “Difendiamo gli interessi della Sicilia”
Sui lavori della Finanziaria interviene, però, anche Falcone: “Stiamo difendendo gli interessi della Sicilia e dei siciliani – è il messaggio social -. Da questo obiettivo mai devieremo”. Il calendario prevede ancora l’esame della norma sugli accantonamenti e le tabelle con i contributi. Il governo ha stralciato dal testo base dieci articoli, per cui alla fine il ddl che arriverà in aula dovrebbe contenerne trenta anche se su questo dato ci sono ancora incertezze procedurali.